Tosi mastica amaro: «Contro il Cesena la Reggiana meritava di vincere»
REGGIO EMILIA. Il direttore sportivo Doriano Tosi è combattuto tra la soddisfazione per la prestazione della Reggiana e il rammarico di non aver messo al sicuro tre punti che i granata meritavano.
«A fine primo tempo ero preoccupato - rimarca Tosi - perché mi sono detto: come si fa a giocare in questo modo ed essere ancora sullo 0 a 0? Il Cesena ha tirato un sospiro di sollievo ma noi non potevamo reggere a questi ritmi per tutti i novanta minuti. La palla girava bene, la squadra era compatta, eravamo perfetti nel recupero della palla e nella costruzione, peccato non aver finalizzato. Avremmo meritato di vincere, come tutti in tutte le gare finite in pareggio giocate finora. Se si fosse trattato di un incontro di pugilato, avremmo stravinto ai punti. Però il calcio è bello anche per questo. Il Cesena è una squadra forte, che ha coraggio, che gli sta andando tutto bene, però noi potevamo vincere. Inutile nascondere che il rammarico c’è».
Il ds granata ha individuato anche le motivazioni che hanno portato a non vincere questa partita nonostante le dieci palle gol costruire, i due legni presi e un dominio territoriale netto.
«Abbiamo fatto tutto noi - spiega - tanto che gli unici pericoli sono scaturiti da nostri errori. Il Cesena non ha fatto altro. Purtroppo siamo mancati in zona gol. Serviva quel pizzico di cattiveria e determinazione in più quando vai alla conclusione. È pur vero che bastava poco per trasformare un rimpallo in un gol».
È difficile accettare un pareggio quando si è dimostrato sul campo, almeno per 60’, una schiacciante superiorità territoriale e di gioco.
«È un pari che però accetto - prosegue Tosi - perché conquistato contro una buona squadra come il Cesena che in questo momento è in grazia di Dio perché nelle ultime due partite, contro Pescara e noi, ha preso 4 punti e ne avrebbe meritato solo uno. Il calcio a volte è questo. La Reggiana adesso deve andare a prendere a Imola i punti persi col Cesena».
Non basta rimarcare che l’esterno di centrocampo Guglielmotti ha calciato in porta più di Zamparo o Lanini.
«Davide corre di più di tutti» rimarca Tosi che non è preoccupato nel sentire sul collo il fiato del Modena, ora secondo a due soli punti dalla Regia.
«Non possiamo fare la corsa sul Modena o pensare a questa diretta concorrente perché rischiamo di utilizzare energie. Non possiamo lasciarci stressare da questi aspetti. Se noi faremo 85 punti e il Modena, vincendo tutte le partite, ne farà 90 non potremo farci nulla» dice.
Tosi con grande saggezza cerca di spostare la pressione di dover vincere a ogni costo sul Modena.
«Per il momento è una corsa a tre perché c’è anche il Cesena. Se ci fosse un Modena-Cesena non so chi vincerebbe. Adesso non siamo nemmeno a metà campionato, sono tutti discorsi che non valgono. Di sicuro chi vincerà il campionato proverà un godimento estremo per la difficoltà e per i valori di questo girone».
Tosi approva anche la strategia finale di Diana di non sbilanciarsi: «La squadra faticava ad attaccare e difendere e c’era il rischio della beffa, per cui ha fatto bene a gestire il finale di partita. Ci sono confronti che quando non riesci a sbloccarle nel momento in cui sei padrone del campo, devi anche cercare di accontentarti».
Del resto il Cesena ha esultato al triplice fischio finale come se avesse vinto.
«Quando parla di rammarico è anche per il nostro pubblico: ci hanno invitato a una festa e noi li volevamo ringraziare dandogli la gioia della vittoria ma non ci siamo riusciti. Qui sta il nostro rimpianto», conclude.
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