Biathlon. La rinascita di Lisa Vittozzi con gli sci di Luca D’Incau
I risultati sono frutto del talento e dell’impegno dell’atleta ma, anche, di un complesso “puzzle” di contributi dello staff tecnico che con l’atleta lavora. Uno sportivo, insomma, deve dire grazie a tante persone che lo seguono nella preparazione e nelle gare. In questo inizio di stagione, per lei brillantissimo, Lisa Vittozzi deve dire un grazie anche a Luca D’Incau, il suo nuovo skiman. D’Incau, classe 1973, sovramontino di Col dei Mich, è stato atleta (cresciuto nella Polisportiva Sovramonte ha gareggiato anche per il Centro sportivo Esercito) per poi diventare un apprezzato tecnico dei materiali, prima nel fondo e nelle ultime stagioni nel settore biathlon. Lavora anche al centro federale dedicato a sci e strutture di Lago di Tesero (Trento).
Nel suo curriculum ci sono molti campionati del mondo e 5 Olimpiadi (Torino, Vancouver, Sochi, Pyenongchang e Pechino). In questa stagione D’Incau sta lavorando con la ritrovata campionessa sappadina. Una collaborazione partita alla grande, dato che nelle prime tre gare di Coppa, a Kontiolahti, la biathleta di Sappada ha ottenuto un terzo posto (nell’individuale di apertura), un secondo (nella sprint) e un quarto (nell’inseguimento), prestazioni che le hanno regalato il pettorale di leader della classifica generale.
«Lisa quest’anno ha cambiato materiali (passando da Rossignol a Salomon, ndr) e a seguirla nella preparazione degli sci sono io» racconta Luca che dopo il fine settimana di Coppa in Finlandia è tornato a Tesero da dove ripartirà nelle prossime ore, direzione Hochfilzen (Austria) dove la Coppa proporrà il suo secondo appuntamento da domani a domenica. «Visto il cambio dei materiali, prima di iniziare le gare finlandesi un po’ di preoccupazione c’era, dato che le novità, in qualsiasi ambito, portano co sé delle incertezze. Ma la preoccupazione è diventata subito gioia: l’inizio della Coppa è stato da favola, davvero da favola. L’auspicio è che Lisa si sia lasciata alle spalle le ultime due difficili stagioni e che possa continuare così».
«Lisa è sempre stata forte ma qui si gareggia a livelli altissimi e per sballare un risultato basta una virgola, nulla è semplice», dice ancora il tecnico di Sovramonte che, in ambito maschile, prepara gli sci del primierotto Tommaso Giacomel. «Forse è riuscita a trovare quella tranquillità, soprattutto al poligono, che le era mancata nei due anni scorsi. Il mio lavoro? Devo mettere insieme i dati che raccogliamo sul campo con le sensazioni che riportano gli atleti: è la cosa difficile ma allo stesso tempo affascinante del mio mestiere»