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Didier Bionaz, biathlon: “Importante crescere con Giacomel, voglio tenere i piedi per terra e fare un passo alla volta”

Reduce dai Mondiali junior e soprattutto dalla tappa di IBU Cup della Val Martello, dove ha sfiorato il podio, Didier Bionaz, classe 2000 tesserato per l’Esercito, è tra gli atleti più interessanti del panorama giovanile italiano del biathlon. L’azzurro, valdostano, sebbene sia al primo anno nella categoria junior, ha già dimostrato le sue doti al poligono ed ha margini di miglioramento ancora notevoli, considerata la giovane età. Impressiona soprattutto la gestione matura della gara, che spesso porta ad ottimi risultati come i recenti piazzamenti all’esordio in IBU Cup.

Ciao Didier, partiamo dalle tue prestazioni ai Campionati Mondiali junior di Lenzerheide. Hai ben figurato nell’individuale, dove hai chiuso ottavo, ma più in generale impressiona la tua solidità al tiro, nonostante abbia gareggiato con gente di due anni più grande.
“Si sono molto felice di come sono andati i Mondiali, ho avuto ottime risposte su quel che è il mio livello sia al tiro che in pista. Anche se non sono arrivate le medaglie sono molto contento, perché alla fine i Mondiali junior son fatti per fare esperienza ed imparare”.

Durante la staffetta iridata è capitato anche un incidente al poligono a Tommaso Giacomel, che vi ha di fatto squalificato dalla gara. Va detto che stavi tentando una rimonta per conquistare il podio, com’è andata?
“La staffetta è stata una bella gara, ho cercato di fare il mio e ci ho creduto fino all’ultimo poligono. Sapevo che gli altri atleti in ultima frazione erano degli ossi duri, sono comunque contento della nostra prestazione di squadra di quel giorno”.

In questa stagione sei riuscito a toglierti la soddisfazione della prima vittoria a Pokljuka (Slovenia) nella sprint in IBU Junior Cup, quali le tue emozioni?
“Quella di Pokljuka è stata una grandissima emozione perché non me la aspettavo. Il fatto di avere il supporto di tutta la squadra nel festeggiarmi durante la premiazione è stato davvero bellissimo ed emozionante per me, perché loro sono come la mia seconda famiglia”.

I risultati del gruppo giovani / junior, sia in Junior IBU Cup, ma anche ai recenti EYOF, piuttosto che agli ultimi Mondiali, hanno dato ancor più credito ad un tecnico preparato come il friulano Romanin, dove secondo te si vede la sua mano?
“Mirco è davvero un grande allenatore e come con tutti gli altri tecnici del nostro gruppo abbiamo stretto un rapporto speciale. Grazie a lui credo che siamo migliorati tantissimo dal punto di vista della tecnica della sciata ed a livello organico abbiamo svolto allenamenti molto duri durante l’estate, ma che stanno dando i loro frutti”.

In diverse occasioni in Coppa Italia, i migliori atleti junior in campo maschile (ad esempio tu, Giacomel e Fauner) hanno ottenuto tempi migliori degli atleti senior impegnati in gara. Da un lato è un segnale della vostra crescita, dall’altro della mancanza di atleti di livello al di fuori delle Squadre A e B. Cosa ne pensi?
“Credo che a livello giovanile ora ci sia un bel gruppo di atleti, ma comunque anche tra quelli più “grandi” di noi ci sono moltissimi atleti talentuosi”.

Quanto è importante per te lavorare con Tommaso Giacomel per poter crescere insieme? Com’è il vostro rapporto?
“Per me è importantissimo lavorare con Tommaso, perché ci stimoliamo a vicenda e ognuno cerca di copiare le caratteristiche migliori dell’altro. Fuori dalla pista poi siamo grandi amici e compagni di stanza”.

Voi due siete i prospetti più interessanti in campo maschile nel panorama giovanile azzurro. Ti senti pronto per fare il passo definitivo per poter gareggiare con i migliori della disciplina oppure preferiresti salire un gradino per volta continuando il tuo percorso di crescita in IBU Cup?
“Sinceramente sono uno a cui non piace pensare troppo lontano, preferisco concentrarmi sul presente, tenere i piedi per terra e fare un passo alla volta perché la strada da fare è sicuramente ancora molto lunga”.

A proposito, all’esordio nella sprint in IBU Cup hai dato subito un’ottima impressione con il quarto posto, e nell’inseguimento te la sei giocata fino alla fine con l’errore sul bersaglio finale che poteva portarti sul podio. Ciò non toglie che tu abbia fatto due gare eccezionali, che sono un po’ il tuo biglietto da visita.
“Si, a Martello sono arrivati due risultati sorprendenti. L’unico obiettivo era quello di potersi testare per poter avere un assaggio del biathlon dei “grandi” e fare esperienza. È stato molto strano essere li in mezzo ad atleti che di solito vedevo solo in televisione. Sono felicissimo”.

Quali sono i tuoi prossimi appuntamenti?
“A breve svolgeremo un raduno in preparazione dei campionati Europei junior che si disputeranno a marzo”.

nicolo.persico@oasport.it

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Foto: Coppaitalia.org (Michele Camarda)

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