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LBA UnipolSai recupero 8^ ritorno 2020-21: la Dinamo Sassari accende i motori solo nel secondo tempo e ha la meglio su una stoica Happy Casa Brindisi finita in riserva

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La Dinamo Sassari riesce, con non poche sofferenze, ad avere la meglio su una stoica Happy Casa Brindisi, agganciando Venezia al quarto posto e sopravanzandola grazie agli scontri diretti a favore; mentre i salentini vedono allontanarsi le speranze di mantenere il primo posto e anzi devono difendersi dall’arrivo della Virtus Bologna.

La gara del PalaPentassuglia è stata segnata, inevitabilmente, dal caso Pozzecco e dalla sua sospensione da parte del club, con annessa promozione del vice Casalone; mentre la squadra di Frank Vitucci, che ha persa l’ultima con Cremona, deve ritrovare la forma dopo le lunghe settimane di sosta e deve fare a meno del lungo Krubally, appena negativizzato.

Pronti via e Brindisi, con un 12-2, fa capire subito agli ospiti il perché fossero in testa alla classifica all’inizio di aprile.

La Dinamo invece non ha lasciato a Sassari solo il coach, ma anche la difesa e barcolla paurosamente sotto i colpi del duo Perkins-Willis, a tratti incontenibili.

Il quintetto dei sardi non riesce a contenere l’energia dei padroni di casa e solo con i primi cambi riesce a ritrovare il ritmo, Gentile su tutti suona la carica e ricuce il primo svantaggio.

Nel secondo quarto Brindisi cala leggermente l’intensità e Sassari torna sotto, grazie al tuttofare Burnell che tiene in piedi la squadra e un Kruslin più incisivo del solito, chiudendo il primo tempo sul 44 pari. 

Dopo l’intervallo l’Happy Casa prova a dare le prime spallate al match con il ritrovato D’Angelo Harrison e le bombe dell’ex Bostic; il solito Burnell risponde presente e tiene i suoi a contatto.

Nell’ultimo quarto gli ospiti decidono di alzare le marce, mettendo in difficoltà una Brindisi a corto di ossigeno, più che comprensibile vista la precaria condizione fisica, piazzando un parziale che porta il Banco sul +10.

Un mortifero Kruslin piazza un 3/4 da tre punti che sa di sentenza, ma Harrison e compagni riescono a riportarsi sul -6 nel finale, sbagliando proprio con la guardia dell’Alaska la tripla che avrebbe riaperto la gara nel finale.

Finisce 90-97 per Sassari, un risultato che potrebbe ridare un po’ di serenità ad un ambiente apparso parecchio teso; Brindisi può consolarsi della buona prestazione, con la speranza di ritrovare, in tempo per i playoff, quei meccanismi quasi perfetti ammirati per tutto l’anno. 

Happy Casa Brindisi – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 90-97

Parziali: 28-22; 16-22; 23-21; 23-32

Progressivi: 28-22; 44-44; 67-65; 90-97

LE PAGELLE

BOSTIC 6,5: ritrova le “sue” percentuali da tre, perse con il rientro di Harrison, e fa capire agli avversari che non è la serata ideale per battezzarlo.

ZANELLI 5: deve ancora ritrovare il ritmo partita dopo la lunga pausa, segnare solo 2 punti con ZERO canestri dal campo non è da lui e si vede.

HARRISON 7: ha fatto capire a tutti perché, senza l’infortunio, sarebbe stato lui il giusto MVP della stagione. Sbaglia la tripla che avrebbe riaperto la gara, ma nel resto della gara ha fatto vedere i suoi soliti lampi di puro talento.

VISCONTI 5: in palese difficoltà, se poi sbaglia quelle triple che quest’anno ha messo bendato, è dura! Il plus/minus di -16 è impietoso.

THOMPSON 5,5: si carica subito di falli ed esce piano piano dalla partita. Molto presente in difesa, ma in attacco non trova la solita incisività.

UDOM 7: la solita partita di sostanza con rimbalzi ed energia da vendere.

BELL 5: parte discretamente nel primo tempo, poi nella ripresa sbaglia tutto quello che c’è da sbagliare.

PERKINS 6,5: prende solo 2 rimbalzi, ma fa soffrire tremendamente Bilan. Quando la palla arriva sotto da lui o sono due punti o due liberi.

WILLIS 6: grande inizio di partita con la solita grande presenza a rimbalzo e in difesa mettendo la museruola al nemico pubblico numero uno, Bendzius. Nella ripresa cala, per poi salire di colpi nel finale.

SPISSU 4,5: avrà pagato l’assenza del Poz, ma finire una gara giocando 8 minuti e ZERO punti, con un solo tiro tentato, è sconcertante.

BILAN 6,5: parte malissimo, cancellato da Perkins. Poi mette giacca e cravatta e torna in ufficio: 17 punti e 16 di valutazione.

TREIER s.v: entra con la solita energia, ma un fallo antisportivo, forse esagerato, lo toglie subito dalla gara.

KRUSLIN 7,5: le solite palle perse sanguinose, ma in attacco tira fuori l’artiglieria pesante con un pesante 5/6 da tre. Con i suoi 12 punti nell’ultimo quarto sigilla la vittoria.

HAPP 6: nel primo tempo copre la falla di un assente Bilan; troppi errori da sotto, ma con lui in campo si crea lo strappo decisivo della partita.

KATIC 6,5: il play titolare è assente non giustificato e lui si fa trovare pronto. Non trascendentale, ma mantiene la calma che serve alla squadra per tornare a giocare.

BURNELL 8,5: la solita prestazione totale dell’anima della Dinamo, nel primo tempo sgomita quasi da solo con tutta Brindisi. 20 punti, 8 rimbalzi e 30 di valutazione: giocatore totale! MVP della gara.

BENDZIUS 7: un primo tempo da 5, con Willis che lo bracca ovunque. Nel secondo ritrova il passaporto e anche il ferro avversario, segnando 15 punti.

GENTILE 6,5: senza barba fatica anche lui a riconoscersi e ad entrare in partita, ma quando ci riesce da’ energia a tutta la squadra, specialmente in difesa.

SALA STAMPA

EDOARDO CASALONE

“Ci aspettavamo una partenza di questo genere da parte di Brindisi, abbiamo provato sulla nostra pelle che quando si rientra da uno stop forzato bisogna creare un po’ di gap all’inizio perché poi le energie man mano vengono a mancare. La buona notizia per Brindisi è che i loro giocatori sembrano in buone condizioni per il prosieguo del campionato mentre per quanto ci riguarda noi abbiamo fatto una partita intensa, andare sotto di così tanti punti fuori casa può destabilizzare invece i nostri giocatori sono stati fenomenali nel non fare niente di particolare che potesse metterci in difficoltà, clamorosi nel costruire pian piano quella che poi sarebbe stata la nostra partita.

Eccetto il primo quarto è stata un’ottima gara dal punto di vista difensivo, quell’avvio non ci appartiene e già nella seconda frazione lo abbiamo dimostrato, abbiamo subito rimesso la partita sui binari che volevamo per competere e giocare fino alla fine.

Secondo me siamo stati sfortunati o imprecisi ai liberi, abbiamo giocato per raggiungere il terzo posto, non ce l’abbiamo fatta ma sapevamo di avere nelle nostre mani il destino playoff. Ora andiamo a Cantù per giocarci il quarto posto che vorrebbe dire giocare in casa le prime due gare dei quarti, entrare nelle prime quattro sarebbe qualcosa di strepitoso e che i ragazzi si meritano dal primo allenamento di quest’estate.

È un qualcosa che hanno costruito durante l’anno, che sono venuti qui a difendere, in una situazione non facile per nessuno, contro una squadra come Brindisi che probabilmente prima dello stop si è dimostrata la più in forma del campionato, senza togliere niente a Milano. Complimenti ai giocatori che hanno fatto di nuovo un’impresa”.

Giovanni Olmeo

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