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L'ex biancorosso Reynolds verso la consacrazione europea

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L'ex biancorosso Reynolds verso la consacrazione europea

REGGIO EMILIA. L’ultimo salto di qualità. Sta cercando di farlo l’ex reggiano Jalen Reynolds, uno dei riferimenti sotto canestro del Bayern Monaco impegnato con l’Olimpia Milano nella bella serie dei quarti di playoff di Eurolega. Il confronto è ora sul 2-2, dopo due successi casalinghi prima degli italiani e poi dei tedeschi e un costante equilibrio, con la parziale eccezione di gara 2. Il match decisivo si disputerà martedì al Forum di Assago, chi vince approda alle Final Four di Cologna. L’unica formazione già qualificata è il CSKA Mosca, mentre gli altri quarti sono arrivati tutti allo spareggio, sia quello fra Efes Instanbul e Real Madrid sia quello fra Barcellona Zenit San Pietroburgo. Proprio quello Zenit eliminato nel 2018 dai quarti dell’Eurocup dalla Grissin Bon di Reynolds. Quelli furono i mesi del decollo definitivo del centro Usa, che Reggio aveva prelevato in corsa da Recanati in A2 nell’annata precedente. Le doti, atletiche, fisiche e tecniche, erano tutte lì da vedere e Reynolds, pur nella apparente stravaganza, ha mostrato costanza e capacità di miglioramento. Oggi, a 28 anni, è uno dei migliori centri offensivi dell’intera Eurolega, in questo Bayern Reynolds è diventato il principale finalizzatore vicino al ferro, efficace nei giochi a due, nel chiudere gli scarichi, negli 1 contro 1 e nell’allargarsi per sfruttare il buon tiro dalla media. Oltre che molto preciso dalla lunetta, e non è poco per un lungo. La stagione regolare di Eurolega l’ha chiusa a 13.5 punti e 5.7 rimbalzi in 21’ di utilizzo medio, conditi dal 59.7% da due e dall’86.9% ai liberi. Numeri di lusso.

Le difficoltà sono aumentate in questi playoff, dove è fermo a 8.3 punti in 17.1’ con un brusco calo della percentuale dal campo, scesa al 41.9%. Milano non è cliente facile, con Hines, Evans, Tarczewski e LeDay a presidiare l’area, e molti scampoli di gara hanno visto l’utilizzo di quintetti leggeri su ambo i fronti, in cui Trincheri per motivi tattici difensivi ha usato come centri i veterani Gist e Johnson. In gara 4 Reynolds ha inciso comunque non poco, con cesti preziosi per favorire la rimonta bavarese, e la sua presenza costringe sempre Milano a ridurre i raddoppi e gli aiuti: l’ex Reggio è attaccante troppo valido per non essere rispettato in ogni momento rispetto al pariruolo Radosevic.

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