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LBA UnipolSai 13^ ritorno 2020-21: l’Allianz Trieste di Delìa ed Alviti dice ancora 100, vede i Playoff e frena l’emorraggia di sconfitte battendo una Carpegna Prosciutto Pesaro raminga e senza carattere

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Trieste, 18 aprile 2021 – In una gara a dir poco rocambolesca l’Allianz Trieste infrange la catena di 4 KO consecutivi (vs ReyerTrevisoVirtus Bologna e di 72 ore fa vs Trento), battendo per 101-88 la Carpegna Prosciutto Pesaro nel 13° turno del girone di ritorno della LBA 2020-21.

Una vittoria molto pesante perchè grazie ad essa l’Allianz Trieste ha messo una seria ipoteca sulla post season, traguardo già raggiunto nel 2019, nella stagione del suo storico ritorno in LBA ma soprattutto un traguardo che premia la dedizione e l’impegno di una società che, nel silenzio e senza squilli di tromba, colleziona buoni risultati sul campo.

Una vittoria tra l’altro ottenuta con una prestazione molto contraddittoria, sconsigliata ai suoi tifosi cardiopatici i quali, alla fine del primo periodo, avevano visto in azione la miglior Allianz Trieste dell’anno ammutolire, sportivamente parlando, forse la peggior Carpegna Prosciutto Pesaro sul 33-15.

Al rientro in campo però dal primo intervallo lungo, ecco la reazione micidiale dei marchigiani che addirittura mettevano anche il naso avanti nel punteggio grazie ai liberi di Henri Drell al 20′ di gioco (48-49), ma ringraziando Marcos Delìa prima e Milton Doyle dopo che inchiodavano al 20′ il punteggio con Trieste in vantaggio per 52-49.

Dovendo anche far occhio al -10 subito all’andata alla Vitifrigo Arena sotto l’albero di Natale, il rientro in campo degli alabardati era però di nuovo intenso e veemente come nel primo periodo e, lentamente, il divario tra le due squadre tornava ai livelli del primo quarto, chiudendosi sull’80-68.

Il quarto periodo dunque serviva quasi da passerella per l’Allianz Trieste che poteva così festeggiare non solo la vittoria ma anche il superamento della sogli dei 100 punti per la 5^ volta in stagione (due volte vs la Vanoli Cremona, poi vs Varese, Milano ed oggi).

Per la Carpegna Prosciutto Pesaro invece sarà un ritorno amaro a casa, lungo l’Adriatico. Priva di due pezzi da novanta come Carlos Delfino e Tyler Cain (e ad onor del vero, facendo il paio con le assenze di Juan Fernandez ed Andrej Grazulis per Trieste), ha subito una sconfitta che, dopo il disastroso primo periodo, appariva evitabile grazie ad un atteggiamento su i due lati del campo maggiormente convinto e spigliato nel secondo quarto.

Ma dopo l’intervallo lungo, Pesaro ha dovuto ancora inchinarsi alla maggiore lucidità offensiva dell’Allianz Trieste che si è di sicuro aggrappata al miglior Marcos Delìa dell’anno ed al bombardier cortese, Davide Alviti, ma sfruttando anche la sapienza in regia di Tommy Laquintana che ha messo a nudo, in particolar modo nel terzo parziale, le pecche difensive del pacchetto guardie dei marchigiani, troppo propensi a giocare con la palla che non senza.

Marchigiani che ora dovranno sudare freddo perchè, restando a 18 p.ti in classifica, domenica prossima avranno davanti l’Olimpia Milano, chiudendo poi a Brescia vs una Germani che non è, come lei, per niente sicura di essere salva in questo momento, per un match che già fin da ora si presenta al calor bianco.

Amarezza immensa per la Carpegna Prosciutto Pesaro, chi l’avrebbe detto che dopo la splendida Coppa Italia la squadra di coach Repesa si sarebbe sciolta nel girone di ritorno inanellando appena due vittorie in tutto, vs Cantù e Fortitudo?

Sala Stampa

Jasmin Repesa

 

Marco Legovich

Matteo Da Ros

 

 

Allianz Trieste – Carpegna Prosciutto Pesaro 101-88

Parziali: 33-15; 19-34; 28-19; 21-20.

Progressivi: 33-15; 52-49; 80-68; 101-88.

Le pagelle

Allianz Trieste

 

 

 

 

 

Andrea Coronica 6: capitan Corazza si ritaglia dello spazio in campo vista l’indisponibilità di Juan Fernandez e sgobba come pochi. Nel 4° periodo poi mette dentro il suo primo canestro in stagione, cosa volere di più?

Devonte Upson 6,5: non sembra molto coinvolto, oscurato forse dal miglior Delìa dell’anno. Però nel 4° periodo mette dentro 5 punti, con due schiacciate (sono 29 in stagione), che indirizzano il match verso Trieste, oltre ad un’ottima presenza intimidatoria vicino al proprio canestro. Sette punti e 2 rimbalzi al 40′.

Tommaso Laquintana 7,5: entra in campo quando le cose vanno benissimo a Trieste gestendo in modo pulito ma quando non vanno benissimo, nel 2° periodo, non combina un granchè. Riparte come play designato nel 3° periodo, più sereno ed inizia a comandare, ritmo ed inerzia del match. Due sue triple spaccano la gara, buonissima prova in assenza del Lobito. Per lui 11 p.ti e 5 assist.

Daniele Cavaliero 6+: il vecio parte molto bene però, a lungo andare, subisce la pressione e la rapidità degli avversari, destatisi dal sonno del 1° parziale. Prova senza sbavature.

Marcos Delia 9: sono suoi i primi 4 punti del match, del resto senza il gattone Cain, i topi ballano! E prosegue, 13 p.ti un un amen e 3 falli subiti nel primo periodo, fantastico! Quando rientra in campo, nel 2° periodo al 17′ (chissà perchè poi così tardi..), Trieste è però in grandissimo affanno ma lui rimette dentro subito un canestro, al 20′ ha già 16 p.ti e 4 rimbalzi a referto. Poi continua, alternando anche buone cose in difesa, facendo ammattire il povero Zanotti. Chiude con il season high, 25 p.ti, 7 rimbalzi e 2 assist.

Mike Henry 4: al 20′ la sua prova è negativa: ha inciso poco, ha difeso poco, ha attaccato malino, quasi l’ombra del bel giocatore ammirato in Supercoppa LBA questa estate e per larghi tratti in campionato. Al rientro in campo idem con patate, cosa sta accadendo?

Matteo Da Ros 7: si occupa di chiudere su Filipovity e su Drell, mica facile ma lui tiene molto bene. Poi si perde, come tutti i suoi compagni, quando Pesaro sale in cattedra, ma nel secondo tempo c’è la sua firma sulla vittoria con i 12 p.ti, 4 rimbalzi e 3 assist.

Milton Doyle 7,5: segna e fa segnare, in doppia cifra al 20′ con i suoi 12 p.ti sopperisce all’assenza di Henry ingiustificata. Smazza pure assist, ben 8 e lascia di fatto la scena ai compagni non segnando più nel secondo tempo. 

Davide Alviti 8: 2/4 da tre per iniziare, quando Trieste boccheggia nel 2° periodo sul rientro imperioso di Pesaro lui piazza una bomba importante, salvo poi fare un incredibile 0/2 dalla lunetta che lascia un pò interdetti! Ma il ragazzo ha ormai maturato un livello di qualità al tiro che fa spavento, da plavo anni ’70 quasi, con il suo 6/10 dalla linea dei sogni. Una prova da 24 p.ti che significa al 90% Playoffs per Trieste, in buona parte per merito suo.

Carpegna Prosciutto Pesaro

 

 

 

 

 

Hanri Drell 4-: primo tempo con una prestazione molto simile a quelle della prima parte del campionato, lento e macchinoso, poco aggressivo e soprattutto poco deciso in attacco. Non incide nemmeno quando Pesaro risale di netto nel 2° periodo, anche se mette dentro i due liberi dell’unico vantaggio marchigiano del match. Prestazione senza giustificazioni in una gara delicata ed importante, pregasi svegliarsi. Per lui 5 p.ti e 3 rimbalzi.

Frantz Massenat 5: la guardia che Pesaro ha preferito tenere per salutare Geraldo e quindi rompere il bel giocattolo che si era costruito fino alla Coppa Italia suo malgrado, anche oggi non impressiona. Per un tiratore fare 2/8 da fuori mostra le sue difficoltà, almeno odierne, e di sicuro la frattura alla mano lo ha condizionato nell’arco della stagione. Non becca 4 perchè serve 6 assist, segnando 8 punti.

Ariel Filloy 4: l’assenza del Cabeza lo rende l’unico gaucho in campo e lui parte onestamente male. Continua in modo anonimo, chiude senza acuti. Peccato, sembra essere scomparso dalla scena ed oggi il suo apporto era a dir poco importante.

Justin Robinson 7-: avete una gara da rimettere in sesto? Ci pensa Giustino! Come la Torcia Umana dei Fantastici Quattro prende fuoco in un amen nel 2° periodo, 16 p.ti per lui contro gli zero del primo! Nel secondo tempo però naufraga come tutti, 21 alla fine per lui e 5 assist ma almeno, con lui, Pesaro ci ha provato.

Matteo Tambone 6: male all’inizio, poi si riscatta difendendo meglio vs chiunque gli venga affidato, da Doyle ad Henry fino a Cavaliero. Ne mette anche 9, alla fine, di punti, ma non riesce ad imprimere un indirizzo alla partita.

Paul Eboua 4: inizia male, come Drell, quando dovrebbe invece risolvere i problemi che ha Pesaro sotto canestro vista l’assenza di Cain. Alla fine dei 40′ di gioco nessuno, quasi, si accorge di lui: fuori ritmo, fuori contesto, male insomma. Tre punti in 9′ di gioco. Da lui ci si attende di più.

Michele Serpilli 6,5: è lui che nel quarto periodo impedisce a Trieste di chiudere prima del 40′ i giochi, segnando due belle triple che in A2, a Legnano, lo avevano reso famoso. Poco da pretendere da lui oggi. Chiude appunto con 6 punti, frutto di un 2/4 da tre.

Marko Filipovity 5-: inizia male, esce dal campo dopo pochi possessi perchè si perde Doyle come un bimbo al supermercato perde la mamma distratta. Quando rientra combina qualcosa di meglio ma la sensazione è che abbia la testa altrove, troppi complimenti nella prima fase dell’anno? Per lui 11 p.ti e 3 rimbalzi, quindi 11 punti giocando a dir poco male, chiaro cosa vogliamo dire?

Simone Zanotti 7: soffre maledettamente Delìa all’inizio, prende una raffica di bora gelida nel 1° periodo ma poi, nel 2°, suona la carica insieme a Robinson. Tanta sostanza per lui ma anche tanta convinzione. Al rientro in campo nel 3° periodo però le sue difficoltà vs l’argentino divengono perenni, soffrendolo molto da ogni dove. Non si può pretendere da lui chissà che cosa, anzi, tutto sommato ripete la bella prova del match dell’andata, chiude con 23 p.ti e 7 rimbalzi.

 

Fabrizio Noto/FRED

@Fabernoto

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