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LBA Legabasket 5^ andata 2020-21: la Virtus Roma ci prova pure ma la Carpegna Prosciutto Pesaro è più squadra di lei

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Roma, 25 ottobre 2020 – Quinto turno di LBA 2020-21 per la Virtus Roma che deve cedere al PalaEUR, per la quarta volta in stagione consecutivamente, anche vs la Carpegna Prosciutto Pesaro per 69-84.

L’andamento del match ha visto il solito clichè delle gare che caratterizza questa stagione, al momento negativa, per la Virtus Roma 2020-21.

Come contro Brindisi e Sassari infatti, la partenza dei ragazzi di coach Piero Bucchi è stata lenta, macchinosa, segno tangibile di allenamenti settimanali insufficienti per agonismo e “cattiveria”.

Il motivo? Qualche settimana fa i malanni fisici, ora le spettanze pagate, o no, in ritardo. Insomma, qualcosa che alla fine non quadra per questa Virtus Roma c’è sempre e che poi si riflette sul campo.

Ci sarebbe poi da dire qualcosa anche a livello tecnico ma sarebbe come infierire, in un momento in cui non sarebbe leale farlo!

La partita dunque parte anche oggi male per la Virtus Roma. Poi, con il passare dei minuti lentamente la squadra trova anche il suo ritmo gara, sciorinando anche delle discrete cose.

E rischia anche di vincerla, arrivando al 35′ di gioco sul 62-67, mettendo paura a Jasmin Repesa ed alla sua Pesaro che intanto navigava sicura. 

Ma l’assenza di attitudine a giocarsi le partite le fa commettere errori marchiani e quindi tutto sfuma, chiudendosi poi con un netto 69-84, parziale negli ultimi 5′ di gioco da 7-17!

Quindi una prova neanche così negativa.

Peccato che però, nel complesso, il tabellone alla fine dica sempre che la Virtus Roma parta sempre rincorrendo l’avversario nel punteggio e termina la gara nello stesso modo.

Vince dunque la Carpegna Prosciutto Pesaro che si rifà dopo il KO interno vs Trento e che mette in gran spolvero i suoi punti di forza: una discreta difesa (oh, niente di trascendentale…), ma soprattutto un paio di elementi che in LBA possono fare molto bene: Tyler Cain e Franz Massenat, coadiuvati da un certo Carlos Delfino e Justin Robinson

Insomma, una squadra che lavora intensamente in settimana questa Carpegna Prosciutto Pesaro, a differenza dell’altra che si allena quando e come può e, probabilmente, anche con il morale sotto i tacchi!

Il prossimo turno vedrà questa sgangherata Virtus Roma a Brescia, al PalaLeonessa, mentre Pesaro, che sta perdendo sempre alla Vitifrigo Arena, se la vedrà in casa vs la Vanoli Cremona proprio per sfatare il tabù.

Ma la domanda è: ci sarà almeno una prova di carattere vs Brescia per la Virtus Roma?

Sala Stampa

Jasmin Repesa

Piero Bucchi

“Abbiamo giocato una partita a strappi, nella quale non siamo riusciti a mettere intensità per tutti i 40’, e alla lunga Pesaro ha avuto la meglio grazie alla maggior profondità che le ha permesso di mettere in campo tanta energia per tutta la gara in maniera costante, riuscendo a respingere tutti i nostri tentativi di rientro.”

Virtus Roma – Carpegna Prosciutto Pesaro 69-84

Parziali: 14-18; 18-22; 17-23; 20-21

Progressione: 14-18; 32-40; 49-63; 69-84

Le pagelle

Virtus Roma

Hadzic 4,5: entra alla fine del 2° periodo e spara un missile da tre che vede il fondo della retina, regalando il 32-40 alla Virtus Roma con cui si va all’intervallo lungo al 20′. Poi entra nel secondo tempo raccogliendo anche 2 rimbalzi ma di fatto non incide. Anzi, non si nota proprio. Però, si può chiedere di più da lui?

Beane 6,5: entra in quintetto e segna qualche buon punto nel primo tempo ma di base difende con la stessa intensità di Wilson, cioè non difende! Nelle ripresa entra tardi nel terzo periodo (?), ma si fa notare, eccome perchè suona la carica, quella che illude i tifosi portando la Virtus Roma al -5 al 35′ di gioco. Poi anche lui scompare dal campo, come tutti gli altri ma almeno fa vedere di essere in possesso di numeri interessanti. Consolazione, con 16 p.ti e 4 rimbalzi.

Campogrande 5,5: combatte vs quel monumento al basket che è Carlos Delfino e, ovviamente, lo soffre. Un buon canestro dal fondo nei primi 20′ di gioco, in rovesciata al ferro, mai sfruttata la sua capacità di tiro da tre però. Lo fa al rientro al campo, una tripla piedi in terra che alimenta la rimonta dell’Urbe. Ma alla fine si spegne anche lui, non tanto fisicamente quanto di testa. C’è rammarico perchè se le cose andassero come dovrebbero andare, Luca potrebbe essere un vero, valore aggiunto. Peccato!

Baldasso 6,5: non parte bene, la palla non la fa girare come si dovrebbe nei primi possessi, poi migliora durante il gioco. Mette dentro qualche tripla ed al 20′ è il top scorer della Virtus Roma con 7 p.ti ma dall’Azzurro, da ieri nella lista di Meo Sacchetti dei 30 che andranno a Tallinn, si attende da subito sempre qualcosa di più: maggiore ritmo e lucidità, altrimenti gli avversari scappano via! Ci prova anche nella ripresa ma non è lucidissimo, regala ad esempio due liberi a Filloy sul -17 quando non avrebbe mai potuto prendere la palla. Poi si desta anche lui, insieme a Beane suona la carica ma poi, sconsolato, commette un 5° fallo su Basso mandando anche a quel paese l’arbitro, che lo grazia dal tecnico. Ancora top scorer, 17 p.ti, 3 rimbalzi e 7 assist.

Cervi 4,5: entra al posto di quel Dario Hunt che viene brutalizzato da Tyler Cain in tutti i modi ma nei 5′ d’impiego del primo tempo non fa un granchè, anzi. Poi mette i primi due punti grazie ad un assist immaginifico by Tommy Baldasso e lotta, sempre nelle sue possibilità attuali. Poi ne sbaglia uno pazzesco a tu per tu con il ferro…Innescando il contropiede di Pesaro nel momento in cui la Virtus Roma cerca di rientrare, arrivata al -5! Niente da fare, non brilla, non può brillare se non ci allena come si dovrebbe…

Hunt 2: ha davanti un osso duro come Tyler Cain, miglior rimbalzista in LBA e si vede perchè gli fa, da subito, un mazzo così! Dopo le vicende extra-campo della settimana prima del match mi sarei però atteso da lui una prova da NBA. Invece oggi, senza nemmeno i malanni a sua scusante, naufraga miseramente. Al 20′ di gioco, 2 p.ti e zero, ripeto, zero rimbalzi. Al rientro in campo finalmente ne mette uno al ferro, impossibile da sbagliare datogli da Geraldo. Poi una “rubata” del -14 al 26′ (43-57) da il via al tentativo di rimonta. Ma che non sia la sua giornata lo conferma una persa, dolorosissima, nel quarto periodo che lancia Massenat e dandogli anche il libero aggiuntivo che di fatto spegne, sul -7, il tentativo di rimonta della Virtus Roma. Oggi deleterio, solo 6 p.ti (quelli descritti) e ZERO, ripeto, ZERO RIMBALZI!

Robinson G. 6: Geraldo parte con le marce basse, poi sale in attacco, in difesa lasciamo perdere! Almeno consegna 3 assist al 20′ e mette 6 p.ti ma siamo, per dire, al minimo sindacale perchè lui dovrebbe fare la differenza. Poi suona la carica nel tentativo di riprendere la gara, segna liberi pesanti mettendo paura a Pesaro ma alla fine pure lui s’arrende, mentalmente, come i suoi compagni.

Wilson 4: dopo pochi minuti scivola, temendo un (altro) infortunio per un giocatore della Virtus Roma. Poi si rimette in piedi e fa vedere anche delle cose belle al 20′, con la solita purezza di stile che è suo. Si mettesse anche a difendere, con quel fisico della Madonna!!?!? Invece niente, commette dei falli che manco in promozione, plateali ed inutili per certi versi. Uno vs Cain che potrebbe tenere almeno fisicamente. Invece lo abbraccia, come se avesse 30 cm. in meno di lui! Inoltre scompare nel tentativo di rimonta nel quarto periodo. Irritante, solo 7 tiri dal campo! E’ lui lo specchio fedele dello stato mentale con il quale questa Virtus Roma scende in campo, e prende anche 11 rimbalzi!

Biordi, Telesca e Farley ne

Carpegna Prosciutto Pesaro

Massenat 8: entra in partita tardi, nel 2° periodo, per dare il +12 a Pesaro. Poi nel quarto periodo prende per mano la squadra nel momento in cui la Virtus Roma tenta di rientrare in gara: un attacco al ferro e tre liberi dentro al cotone romano che, subito dopo, bissa con una rubata subendo pure fallo da quel cetriolone di Hunt! Poi una tripla. L’ex prodotto di Drexel University griffa la prima gara da MVP poi anche con un assist al bacio per Cain, regalando il +18 a Pesaro al 38′. Oggi un vero killer!

Filloy 6: Ariel entra zitto zitto nel primo periodo e mette due bombe che danno corpo all’attacco di Pesaro. Poi però si spegne nel secondo periodo, subisce troppo la verve della Virtus Roma e scompare dal campo, lasciando spazio a Tambone ed a Giustino. Che sia arrivato per lui il tramonto agonistico dopo 4 anni di grande livello? Sette p.ti per lui e 2 assist.

Cain 8: fino all’intervallo lungo massacra il suo dirimpettaio, con 5 rimbalzi a zero per lui ed 8 p.ti in faccia a Dario Hunt. Si dice che Pesaro cerchi un altro lungo, boh. Nella ripresa insiste, dominando e collezionando alle fine una doppia importantissima con 16 p.ti e 10 rimbalzi.

Robinson J. 7: due triple pesanti per Giustino, la prima del match e quella del +15 (22-37), al 17′. Al rientro in campo sembra imprendibile, tripla senza ritmo del +14 al 24′ insomma, in totale controllo del match anche perchè, diciamolo, non è che Geraldo o Baldasso gli mettano addosso tutta questa pressione! Poi si lascia andare pure lui, sul +20, subendo il rientro della Virtus Roma più sgangherata della storia in LBA però, alla fine, i numeri dicono 16 p.ti, 4 assist e 4 rimbalzi! Forse era questo il Robinson da prendere? 

Tambone 6: entra in startin’ five per entrare nei pantaloncini di Baldasso e ci riesce benissimo all’inizio, mancando però alcune triple (due), comode comode. Ma il suo lo fa. Avrà sentito un pò di emozione? Probabile, perchè Matteo è un duro ma non è un freddo! Soli due punti ma se Repesa gli lascia 24′ di gioco in campo…

Basso 5: non parte molto bene, prende sì un buon rimbalzo in attacco ma non converte. Poi ha scampoli di gioco nella ripresa. Coraggio ne ha, non ha nemmeno paura di prenderle e darle ma è ancora acerbo.

Filipovity 6,5: il Giustiziere della Reyer Venezia di due turni fa sembrava aver smarrito la via del canestro anche oggi, dopo il match casalingo perso da Pesaro vs Trento. Poi al rientro in campo si scuote. Piazza la sua prima tripla del match, poi l’altra del +17 (36-53 al 25′) e poi la terza del +20. Partecipa attivamente nel secondo parziale, quello che decide la gara, del terzo periodo, contribuendo con il suo 50% al 42% totale di squadra dalla linea dei 6,75. Bel prospetto, aitante e rapido, per lui 11 p.ti pesanti e 6 rimbalzi.

Zanotti 4: malino il primo tempo, colleziona solo falli (tre) e non produce molto in attacco ma in difesa chiude bene la sua zona di competenza. Nel secondo tempo rientra in campo per il 4° fallo di Mr. Cain. Ma subito dopo Repesa lo toglie per rischiare Cain sino alla fine. Oggi male.

Delfino 7: entra in campo solo nel 2° periodo e si fa subito notare, 8 p.ti per frenare la rimonta della Virtus tra primo e secondo periodo. Classe pura. Nella ripresa rientra in campo quando Pesaro sembra in asfissia e, infatti, regala ossigeno al suo team a fine 3° ed inizio 4° periodo. L’anno scorso la proprietà della Virtus Roma richiamò in Italia, per sopperire ad un roster da rimettere a posto, James White. Ecco, Carlos Delfino fa vedere a cosa serve prendere un giocatore di provata esperienza e farlo giocare in una squadra in divenire! Per lui 12 p.ti e 5 rimbalzi in 16′ di gioco. Giudicate Voi!

Drell, Calbini e Serpilli ne.

 

Fabrizio Noto/FRED

@FaberNoto

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