LBA Legabasket 2020-21: sta per ricominciare il campionato con l’Olimpia Milano super favorita ma ci sarà gente nei palazzetti?

Roma, 25 settembre 2020 – Tra poco più di 24 ore, con la prima palla a due del campionato LBA 2020-21 nell’usuale anticipo del sabato sera tra la Dè Longhi Treviso e la Dolomiti Energia Trentino, si darà il via ad una delle stagioni più controverse del massimo torneo professionistico italiano.

A ben vedere la nuova stagione è già iniziata da circa un mese, con la disputa della prima della Supercoppa LBA 2020 con il match tra Milano vs Cantù ma, è risaputo, per noi italiani il campionato ha un sapore completamente differente.

Anche le gare #FinalFour della stessa Supercoppa LBA 2020 disputate alla Segafredo Arena lo scorso weekend non sono mica passate inosservate: due semifinali ed una finale con in campo tre gare appassionanti ed anche coinvolgenti e già delle domande interessanti da porre ai quadri tecnici delle quattro squadre.

Ma probabilmente mai come nel passato più recente questo campionato LBA 2020-21, numerato con un eloquente 99° e che inizia ufficialmente domani sera, porta con se una decisa sfilza di domande e punti interrogativi.

Tra le tante domande, la principale è: riusciremo a far giocare la regular season con tutto il pubblico ad assistere alle gare dagli spalti, irrorando quindi di denaro l’esangui casse dei clubs italiani?

 

 

 

 

 

 

 

Qualche timido passo in avanti la LBA ha compiuto in questa direzione, sfruttando questa Supercoppa 2020 come un vero e proprio precampionato a tutti gli effetti, con il pubblico presente proprio, ad esempio, nelle gare di Trento e Treviso ed a Bologna appunto per le #FinalFour ma c’è ancora tanto da fare.

Inutile ricordare come sempre che il basket italiano abbia deciso da tempo immemore di vivere grazie al mecenatismo, senza mai pensare alla produzione di utili nella propria attività professionistica.

Ed oggi, a maggior ragione dopo lo stop dello scorso 8 marzo causa Covid-19, i nodi son venuti al pettine in modo indifferibile.

Nel frattempo nella presentazione di ieri a Milano, giovedì 24 settembre, c’è stata sì l’ufficializzazione del Title Sponsor per i prossimi tre anni della LBA, uno sponsor importante come UnipolSai ma sempre legato al territorio emiliano, quindi lontano dall’avere un respiro ed una visione nazionale.

Come se non bastasse, l’8 settembre scorso è stata poi data alla stampa la notizia per certi più emblematica che caratterizza lo stato dell’intero movimento del basket italiano, con la ricandidatura di Giovanni Petrucci alla Fip per il prossimo quadriennio!

Evidente quindi come chi abbia in mano le redini del carro, non ne voglia proprio sapere di abdicare, ebbro di straordinaria soddisfazione per i risultati ottenuti, verrebbe da dire!

Ma almeno, visto che così stanno le cose, ci si farà dunque carico delle riforme indispensabili per cambiare passo?

Avremo la riforma della gestione dei settori giovanili e dei campionati minori?

Avremo un nuovo sistema di calcolo delle tasse federali, a dir poco esose oggigiorno e fuori contesto specialmente vista l’attuale profonda crisi economica?

Permettetemi di dubitarne.

Intanto, domani si comincia. Tutti ma veramente tutti in questi giorni si sono sbizzarriti nell’incoronare l’A|X Exchange Milano di Ettore Messina come già futuro team campione d’Italia.

 

 

 

 

 

 

 

 

Difficile, molto difficile dire il contrario. Non tanto per l’imbattibilità che ha caratterizzato le scarpette rosse in questo primissimo inizio stagione, fattore ragguardevole di per se, quanto invece per come abbia sempre dato la sensazione di comandare ritmo ed intensità di gioco in ogni match, costringendo anche due squadre come Reyer Venezia e sopratutto Virtus Bologna a correrle dietro per quasi 40′ di gioco.

Finalmente una Milano quindi capace di incutere timore e rispetto a quella massa insolente di squadre tricolori che ogni anno, a turno, gliele hanno suonate in Coppa Italia od in campionato.

Si gioca quindi per il secondo posto?

Sembrerebbe di sì. L’unico fattore a cui potrebbe aggrapparsi chi sogna di disarcionare l’Olimpia Milano dal trono della LBA si chiama Euroleague.

Trentaquattro gare di stagione regolare aspetta il team di Ettore Messina, si comincia tra una settimana vs il Bayer Monaco per poi chiudere il 9 aprile 2021 vs l’Efes.

Inutile prendersi in giro: da tanto, troppo tempo Milano sogna quantomeno di arrivare alle Final Four di Euroleague, sfiorata l’ultima volta nel 2014 e vinta dal Maccabi proprio al Forum!

Pertanto qualche gara in campionato od addirittura qualche fase della stagione stessa potrebbe risultare condizionata da questa missione, sotto questo punto di vista le contendenti per fare lo sgambetto a Milano non mancano.

Virtus Bologna, Umana Reyer Venezia e Dinamo Sassari sono in pole per provarci, sempre anche loro alle prese con le rispettive competizioni europee.

I felsinei di Sasha Djordjevic appaiono un gradino sopra le due contendenti dell’ultima Finale scudetto giocata nel 2019 ma attenzione alla solidità dei lagunari, fisicamente sempre un discreto rebus da risolvere per chiunque, con la Dinamo Sassari del Poz che in questa prima fase della stagione ha scontato acciacchi e malanni. 

 

 

 

 

 

 

 

Poi potrebbero esserci le sorprese. 

Personalmente vedo molto bene un altro quartetto composto dalla Germani Brescia di Vincenzino Esposito insieme alla Fortitudo Bologna di Meo Sacchetti ed all’Allianz Trieste con l’Happy Casa Brindisi di Frank Vitucci. 

Quattro squadre che si fanno preferire per composizione del roster ed esperienza degli stessi, con Brescia leggermente sopra alla Fortitudo in virtù della sua compattezza di gioco.

Attenzione però a non sottovalutare l’UnaHotels di Antimo Martino o la Dolomiti Energia Trentino, con l’Openjobmetis Varese di Max Bulleri che susciterà simpatie per il debutto da coach in LBA da parte della guardia azzurra.

Anche la Carpegna Prosciutto Pesaro di Jasmin Repesa potrebbe agganciarsi a questo terzo trenino che potrebbe arrivare ai Playoffs.

Infine, di sicuro l’Acqua San Bernardo Cantù, la Vanoli Cremona, la Dé Longhi Treviso e soprattutto la Virtus Roma dovranno sudare parecchio per mantenere la categoria, i romani in particolar modo considerando che il loro inizio sarà caratterizzato da un ritardo fisiologico di condizione da parte dei suoi giocatori americani che tutti conoscono.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltretutto, la Virtus Roma si troverà anche a fare a meno di Luca Campogrande, fattosi male alla caviglia durante lo svolgimento del Gruppo D della Supercoppa LBA 2020 ad Olbia.

Quindi, considerando che gli americani sono ancora indietro di forma e che i soli italiani affidabili sono Tommaso Baldasso e Ricky Cervi, le rotazioni saranno ridotte allo stretto indispensabile per una Virtus Roma che dallo scorso campionato, Supercoppa LBA 2020 compresa, vanta un non tanto invidiabile record negativo di 16 sconfitte consecutive! 

Comunque sia, andiamo ad iniziare sperando che il divertimento superi le logiche aspettative!

 

Fabrizio Noto/FRED

@Fabernoto

 

 

 

 

 

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