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A2 Ovest Old Wild West 2018-19: una stagione regolare appassionante vediamo le squadre promosse, rimandate o bocciate

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Roma, 22 aprile 2019 – Domenica 7 ottobre 2018 è iniziato il Torneo di Serie A2 girone Ovest. Un cammino lungo e tortuoso conclusosi sabato 20 aprile scorso in cui le 16 squadre, poi ridottesi a 15 per le ben note ed amare vicende della Mens Sana 1871, si son date battaglia senza esclusione di colpi. Beh, ad essere proprio sincero, non proprio tutte si son date battaglia sino alla fine perchè qualche compagine ha dovuto, o voluto, tirare un pò il freno a mano alla fine del campionato, in base ai rispettivi obiettivi od agito di conseguenza, preservando i giocatori più importanti e rappresentativi per le gare future: Playout e Playoff valgono bene usare delle strategie in questo senso.

In prossimità dell’avvio del torneo avevamo stilato un classico ranking della Serie A2 girone Ovest in due parti, la prima parte e la seconda parte, in cui si era un pò giocato a fare delle previsioni di come si sarebbero classificate le squadre alla fine della stagione regolare. Nel computo generale avevamo quindi poi messo in piedi la seguente classifica finale:

  1. Novipiù Casale Monferrato
  2. Bertram Tortona 
  3. Virtus Roma
  4. Givova Scafati
  5. Benfapp Capo D’Orlando
  6. Leonis Roma
  7. Mens Sana Siena 1871
  8. Edilnol Biella
  9. 2B Control Trapani
  10. Zeus Energy Rieti
  11. Benacquista Basket Latina
  12. M Rinnovabili Agrigento
  13. Bergamo Basket 2014
  14. Axpo Legnano
  15. Remer Blu Basket Treviglio
  16. BPC Virtus Cassino

 

dalla pagina Facebook della Mens Sana 1871

Come è facile constatare quindi diverse previsioni sbagliate, alcune di queste anche oggettivamente clamorosamente sbagliate ma anche alcune azzeccate, quelle cioè in riferimento alla zona bassa della classifica. Eppoi si sa, il gioco delle previsioni è proprio questo: azzardare, sbilanciarsi nel capire cosa funzionerà e cosa non, in fin dei conti sempre meglio avere delle posizioni che non averne o fare la fine degli ignavi.

Vediamo quindi in cosa siamo stati bravi ed in cosa no, provando a snocciolare le squadre promosse, quelle rimandate e quelle bocciate inesorabilmente, partendo ovviamente dalla classifica finale:

Classifica Finale A2 Ovest G V P %
Virtus Roma 40 28 20 8 71.4
Benfapp Capo d’Orlando 40 28 20 8 71.4
Remer Blu Basket Treviglio 36 28 18 10 64.3
Bergamo 34 28 17 11 60.7
Zeus Energy Group Rieti 34 28 17 11 60.7
Edilnol Pallacanestro Biella 32 28 16 12 57.1
Novipiù Casale Monferrato 32 28 16 12 57.1
Benacquista Assicurazioni Latina 30 28 15 13 53.6
2B Control Trapani 28 28 14 14 50.0
M Rinnovabili Agrigento 28 28 14 14 50.0
Givova Scafati 28 28 14 14 50.0
Leonis Roma 22 28 11 17 39.3
Bertram Tortona 20 28 10 18 35.7
Axpo Legnano 12 28 6 22 21.4
BPC Virtus Cassino 4 28 2 26 7.1

Squadre bocciate.

Compito abbastanza facile, partendo dal basso. Ovviamente leviamo la Mens Sana 1871, finita nel gorgo delle sue incongruenze societarie e dissoltasi come neve al sole, ma anche vittima di un sistema che avrebbe dovuto impedirle di iniziare la stagione, siamo sicuri che dalla prossima stagione questi accadimenti non ci saranno più? La sua esclusione alla fine ha danneggiato un pò tutte le altre squadre – tranne una  – specialmente le squadre avversarie che l’avevano incontrata e battuta, anche due volte su due, ne prenda atto una volta per tutte chi siede da tempo su certi scranni, emanando un penetrante odore di muffa ed arrogandosi il diritto di lavorare “…Per il bene del basket!”.

Permetteteci quindi di dubitarne, non mancheranno occasioni in cui riaffronteremo questo tema. Intanto partiamo dalle due squadre bocciate per antonomasia, BPC Virtus Cassino ed Axpo Legnano. Stagione fallimentare per i rossoblu ciociari, al loro primo anno di Serie A2 dopo la storica promozione dello scorso giugno, al momento però non automaticamente retrocessi in Serie B proprio grazie all’esclusione della Mens Sana 1871 (l’unica appunto ad averne un vantaggio), quindi ancora con la chance di poter mantenere la categoria nel Playout che inizierà domenica 28 aprile prossimo vs la Bakery Piacenza. Solo due vittorie sulle 28 in programma anche se due vittorie pesanti emblematicamente parlando, vs la Remer Treviglio e nientepopodimenoche vs la vincente del Torneo, la Virtus Roma di Piero Bucchi. Cosa non è andato? Un pò tutto, dall’iniziale assortimento della coppia americana in Antino Jackson e Dalton Pepper (con il primo accusato anche di scarso impegno), sino al cambio della stessa che non ha sortito evidenti cambi di rotta, sebbene l’arrivo da Ferrara di Mike Hall sia coincisa con la storica vittoria vs la Virtus Roma. Mike Ojo, arrivato comunque a giochi ormai sostanzialmente fatti, ha dato senza dubbio maggiore consistenza nello spot di ala piccola ma è il gruppo italiano che ha proceduto un pò a scatti, con evidenti limiti strutturali. Se la BPC Virtus Cassino si salvasse, sarebbe un successo che avrebbe del clamoroso, augurando ovviamente a coach Luca Vettese ed ai suoi di farcela!

 

Mike Ojo, della BPC Virtus Cassino

 

Diverso il discorso in riferimento all’Axpo Legnano. Previsione centrata appieno, anno difficile si pensava fosse ed anno difficile alla fine è stato. L’arrivo di Giancarlo Sacco doveva essere una garanzia, invece è stato parte del problema: pessima partenza nonostante la prima gara vinta in casa della futura rivelazione Remer Treviglio; un rookie americano bravo ma non eccelso come Makinde London per poter dare consistenza ad un roster italiano di qualità non eccezionale; infine il tentativo di salvarsi con due acquisti di qualità come Charles Thomas e Marco Laganà, espugnando addirittura Rieti ma senza riuscire a dare continuità di risultati con Alberto Mazzetti come Head Coach. La salvezza però passando per i Playout (andata sabato 28 in casa vs la Baltur Cento e con l’eventuale Gara5 in casa), non è una chimera perchè i Knights in queste ultime gare han comunque disputato gare consistenti, dimostrando di essere in crescita e mettendo in mostra due giovani, futuri leoni come Michele Serpilli e Giordano Bortolani che con Anthony Raffa possono centrare l’obiettivo.

Tra le squadre bocciate di questa stagione regolare ci sono poi senz’altro la Bertram Tortona e la Leonis Roma.

La stagione dei bianconeri piemontesi in primis è stato un vero e proprio disastro. Partita con ambizioni addirittura di promozione diretta, reduce dalla vittoria della Coppa Italia LNP di categoria lo scorso anno con un gioco spettacolare e redditizio e con un roster puntellato in ogni settore, ha dovuto faticare per salvarsi direttamente. Sostituito coach Lorenzo Pansa con Marco Ramondino, a sua volta reduce dalla Finale promozione Playoff persa lo scorso anno vs Trieste ma sulla panchina di Casale Monferrato, il campionato della Bertram è stato sempre giocato in affanno, in attesa della svolta che di fatto non c’è mai stata. Tanti, troppi malanni fisici in un roster che doveva arrivare almeno ai Playoff se non quasi contendere la promozione diretta alla vincitrice finale, invece problemi su problemi come, ad esempio, stranieri come Justin Tuoyo e Preston Konwles teoricamente ottimi ma alla fine rivelatisi inadatti al contesto. Meno peggio l’arrivo poi in corsa sia di Pablo Bertone che di Tau Lydeka ma, ripetiamo, stiamo parlando di livelli di peggio, mortificando anche il talento di gente come Mirza Alibegovic, uno dei pochi a salvarsi nel naufragio totale mentre di contro i vari Luca Garri, Klaudio Ndoja e Brett Blizzard sono apparsi svuotati di ogni energia nervosa e mentale, non ci stupiremmo se a fine anno decidessero di scendere di categoria od abbandonare.

 

 

Diametralmente opposto ma sempre in negativo, l’ennesimo campionato del “vorrei ma non posso” della Leonis Roma. Anche lei partita con ambizioni di notevole spessore e con un roster decisamente all’altezza, il team gestito da coach Fabio Corbani ha avuto una partenza con diverse luci, accesesi sempre in casa in quel di Ferentino (fattore che alla fine ha avuto un effetto di ritorno negativo), ma anche tante ombre e sempre palesatesi in trasferta. Poi il crollo, improvviso, avvenuto dopo la sconfitta di Latina del 6 gennaio, gara che avrebbe dovuto concedere al team romano il primo, storico accesso alle Final Eight di Coppa Italia. Dopo questa sconfitta di Latina, altre ben 6 sconfitte consecutive con nel mezzo l’esonero di Fabio Corbani e l’arrivo di Luciano Nunzi – rivelatosi alla fine vincente – che ad un certo punto ha fatto anche temere il peggio in chiave Playout, pericolo scongiurato grazie ad un successivo filotto di 4 vittorie successive, preziosissima quella allo scadere di Biella con un buzzer beater di Eugenio Fanti

Ecco, questo è stato alla fin fine il punto di massimo flesso in alto per una squadra che ha anche sostituito lo specialista Nick Zeisloft con il più duttile e positivo Andre Jones, aggiungendogli un navigato Franko Bushati per salutare Alessandro “Psyco” Amici ora ad Udine. A parziale scusante l’infortunio che ha escluso, da Febbraio, Alessandro Piazza, probabilmente il miglior playmaker della categoria. Si poteva e si doveva fare di più, invece eccoci a commentare una seconda stagione densa di rimpianti e di limiti che dovranno adesso essere ben valutati il prossimo anno dalla proprietà e dal GM Davide Bonora, se si desidera fare un salto in avanti ci vuole altro, augurandoci anche un campo da gioco in Roma: lo meritano i suoi tifosi e la passione della proprietà!

 

La tripla decisiva di Fanti contro Biella

???? L'ha messa da centrocampo…lui…per la vittoria!

Pubblicato da EBK Roma su Domenica 10 marzo 2019

 

Deludenti anche i campionati di Givova Scafati ed M Rinnovabili Agrigento. Campionato quasi simile alla Leonis Roma quello dei gialloblu campani, partiti con i favori dei pronostici in estate e poi spentisi gara dopo gara. E’ vero che il team Givova è stato estromesso dai Playoffs per la differenza canestri mentre i romani hanno dovuto salvarsi alla fine con un pò di affanno, ma da un roster con molti buoni giocatori ci si sarebbe atteso molto di più, specie fuori casa dove Scafati è riuscita a vincere solo tre gare, spesso battuta anche con prestazioni a volte deludenti mentre al PalaMangano i gialloblu si son sempre fatti rispettare. Sicuramente nel finale di stagione ha pesato l’assenza di Shaquille Goodwin in area e di Claudio Tommasini in cabina di regia.

 

 

Per Agrigento invece ha influito nel nostro giudizio il pessimo girone di ritorno nel quale i biancoazzurri hanno patito parecchio l’assenza in area dell’infortunato Giacomo Zilli, nonostante Franco Ciani riesca sempre a far rendere al massimo i suoi. E’ la prima volta che Agrigento non disputa i Playoffs, anche lei fuori per differenza canestri, la consolazione è che potrebbe ripartire facilmente il prossimo anno a patto che dia continuità al roster di quest’anno trattenendo, se ci riesce, un ottimo Jalen Cannon ed alcuni giovani promettenti come Lorenzo Ambrosin e Dimitri Sousa con Tommaso Guariglia

 

Capitan Evangelisti, un leone come sempre

 

Squadre rimandate.

Un campionato in cui rivedere il giudizio finale, anche se impreziosito in extremis da una qualificazione ai Playoff imperiosa fatta di ben 6 vittorie nelle ultime sette gare di regular season, per la Novipiù Casale Monferrato. Considerata la favorita alla vittoria finale del campionato in base anche al roster allestito dopo la sconfitta nella Finale Promozione dello scorso anno vs Trieste in Legabasket – LBA, i piemontesi di coach Mattia Ferrari sono riusciti a raddrizzare la barca in direzione Playoffs grazie all’acquisto di Dalton Pepper che ha sostituito l’evanescente Brad Tinsley in corso d’opera, sfruttando le doti in regia della coppia Davide Denegri e Fabio Valentini e sotto i tabelloni di Capitan Niccolò Martinoni e di un positivo Kruize Pinkins. In particolar modo l’ex-Cassino Dalton Pepper, ha liberato dall’obbligo di metter punti di Bernardo Musso il quale, nonostante abbia chiuso la stagione con un 35% da tre, spesso in trasferta ha bucato diverse gare mentre proprio Dalton Pepper, dal suo arrivo, ha dato corpo ed anima offensiva ad una squadra a volte inconsistente nello spot di ala forte (19,4 p.ti nelle sette gare giocate). Adesso se la vedrà contro la tostissima Verona, con l’handicap del doversi giocare l’eventuale Gara5 in trasferta, per come si erano messe le cose va bene ma se la si vede nell’ottica del primato, una delusione per come non sia riuscita a collocarsi in una posizione finale più consona del 7° posto finale in classifica.

 

Ottimo Capitan Martinoni a Scafati

 

A Trapani si festeggia la disputa dei Playoff ma a ben vedere non è stata una stagione esaltante per gli isolani, anzi. Molti problemi di prestazione tra casa e fuori casa, in particolare lontano dal PalaConad la squadra di coach Davide Parente ha mostrato evidenti lacune caratteriali ma alla fine lo avevamo scritto in ottobre, il 9° posto era quello che ci si poteva attendere da questo roster ed il 9° posto è arrivato. Del resto gli amaranto hanno scelto di gestire una squadra con alcune certezze come Andrea Renzi e Rotnei Clark mentre Cameron Ayers non ha fornito un contributo costante. Le note liete però arrivano da due babies come Federico Miaschi ed Erik Czumbel, due azzurri U18 che possono solo che crescere e migliorare: se Trapani è ai Playoff con 28 punti ed avvalendosi della differenza canestri nei confronti di Scafati ed Agrigento lo deve anche ai due ragazzini terribili, eversori della Virtus Roma nel match del 26 febbraio scorso, vinto contro ogni pronostico. Positiva anche la stagione di Rei Pullazi, ormai giocatore di buon peso offensivo e di costante presenza sotto le plance (8,8 rimbalzi/gara), ma dovendo i siciliani incontrare al primo turno la corazzata Treviso, difficile credere che gli amaranto possano compiere il miracolo anche se vantano il terzo miglior attacco del girone Ovest, con 85,5 p.ti/gara all’attivo.

 

Federico Miaschi, bella sorpresa della 2B Control Trapani

 

Poi c’è l’Edilnol Biella. Dopo un buonissimo girone d’andata chiuso al 3° posto con relativa apparizione alle Final Eight di Coppa Italia LNP, una perdita di confidenza con la vittoria ad inizio girone di ritorno ma più che altro un’alternanza a volte sconcertante di vittorie clamorose ed altrettante sconfitte, che han ballato tra il +19 in casa vs la Benfapp Capo D’Orlando ed il -30 subito in casa da Bergamo! Alla fine i Playoff sono arrivati in seguito ad un bel rush finale di 5 vittorie consecutive dopo la sconfitta interna vs la Leonis Roma del 10 marzo, ma del resto era ipotizzabile che in seguito al ridimensionamento del budget questa stagione potesse rappresentare un anno di transizione dopo i fasti degli ultimi due anni. Portati all’ombra del Mucrone in corso d’opera Francesco Stefanelli e specialmente Michele Antonutti, i rossoblu piemontesi di Michele Carrea potrebbero però riscattare un campionato troppo condizionato da questi alti e bassi qualora eliminassero Udine nella post-season, eventualità non così remota considerando che anche i bianconeri friulani non hanno brillato per costanza di rendimento. Vedremo.

 

KT Harrell al tiro, un anno buono per lui ma non eccelso

 

Infine, l’ultima delle rimandate è la Benacquista Assicurazioni Latina Basket. “Ma come…”, potrebbe obiettare qualcuno, “…Se ha raggiunto lo storico traguardo dei Playoff per la prima volta nella storia?”. Beh, certamente la truppa di coach Franco Gramenzi ha compiuto una bella impresa ma, dopo aver conquistato un altro storico traguardo, e cioè la partecipazione alle Final Eight di Coppa Italia LNP chiudendo il girone di andata al 4° posto, ci si attendeva un girone di ritorno decisamente in linea a questo piazzamento ottenuto, partendo da questa ottima base e dall’aver messo in piedi il miglior attacco del girone Ovest, con 89,1 p.ti/gara. Invece è arrivata sì la qualificazione storica ai Playoff ma dopo aver dovuto attendere l’ultimo turno di campionato, vincendo in casa di una ormai appagata Leonis Roma. L’impianto offensivo sarà dunque l’arma principale per opporre la massima resistenza alla XL Extralight Montegranaro ma ci saremmo attesi un piazzamento finale decisamente più alto in classifica. Anche l’arrivo di Matteo Martini da Pistoia doveva alzare l’asticella per i nerazzurri che comunque han messo in mostra buonissima coppia di stranieri come Andrew Lawrence-Mike Carlson di tutto rispetto e confermato il valore di gente come Patrick Baldassarre, Valerio Cucci ed Augustin Fabi, autore in questa stagione di un clamorso 8/8 da tre nel match vinto da Latina a Bergamo.

 

 

Le promosse.

Difficile non mettere in questo novero almeno quattro squadre, quelle cioè che hanno letteralmente sovvertito i pronostici della vigilia disputando una stagione molto positiva, ben aldilà di quanto ci si potesse immaginare dai loro roster: la Benfapp Capo D’Orlandola Remer Blu Basket Treviglio, il Bergamo Basket 2014 e la Zeus Energy Rieti. Ovviamente in questo novero ci dovrebbe essere anche la vincente del campionato, la Virtus Roma che però merita un capitolo a parte.

Benfapp Capo D’Orlando

Forse la vincitrice morale del campionato, questo piccolo capolavoro sportivo messo insieme con grande pazienza durante la stagione da parte di uno dei migliori allenatori della Novelle Vogue italica, Marco Sodini. Accreditata di poter disputare i Playoffs nonostante l’amarezza della retrocessione dalla Legabasket – LBA nella stagione scorsa, i biancoazzurri siciliani hanno disputato un campionato stratosferico specialmente nel girone di ritorno per come abbiano, una volta trovato la chiave di volta del proprio gioco, letteralmente rollato tutte le avversarie dopo la caduta di Biella del 31 gennaio. Dieci vittorie consecutive, le ultime dieci del girone di ritorno, che le sono valse il primo posto in classifica ma non la promozione diretta per il gioco degli scarti a favore della Virtus Roma, in un contesto di gioco dominato dalla migliore coppia straniera del girone Ovest per rendimento e punti come Brandon Triche e Jordan Parks, e dovendo anche rinunciare da dicembre al promettente centro Andrea Donda. Ma ha stupito essenzialmente come Marco Sodini sia riuscito ad esaltare le doti del gruppo italiano, in particolar modo un Davide Bruttini apparso in certe gare incontenibile con la sua tecnica sopraffina e le sue mani dolcissime vicino a canestro. Con il secondo miglior attacco del girone Ovest (88,0 p.ti/gara), nei Playoff potrebbe addirittura fungere da ostico avversario vs l’ipotetico duo Poderosa Montegranaro, incontrabile in semifinale dal lato destro del tabellone, e Longhi Treviso, da tutti accreditati a giocarsi l’ultimo posto utile per la promozione in Legabasket. Certo, prima bisogna superare Ravenna che non è però la Ravenna dello scorso anno, quindi attenzione dunque a questa Orlandina, potrebbe continuare a stupire!!

 

 

Subito dietro ai siciliani la vera, grande sorpresa del girone Ovest, la Remer Blu Basket Treviglio di coach Adriano Vertemati. Data quasi per spacciata ad inizio stagione – come noi di All-Around.net che l’avevamo accreditata di dover disputare i Playout – il team di questo giovanissimo coach, amante della velocità e dell’atletismo come il suo grande amico Fabio Corbani, è riuscito ad assemblare al meglio una squadra esattamente atletica, veloce e soprattutto quasi imbattibile tra le mura amiche, riuscendo a far dialogare giocatori giovani e maturi chiudendo addirittura al 3° posto in classifica. La chiave della stagione è stato un evento negativo, l’infortunio di Jamal Olasewere, giocatore ormai avvezzo al torneo di Serie A2, che ha spinto il DS del club, Massimo Gritti, ad ingaggiare un’altra ala forte come Mitja Nikolic ma decisamente meno atletico del belga-nigeriano. Il risultato è stato devastante in certe gare, la precisione al tiro dello sloveno (52% da due e 41% da tre), ha aumentato la pericolosità del team blu ma al tempo stesso ha esaltato le doti dei vari Andrea Pecchia (si dice di un ingaggio prossimo in Legabasket – LBA per lui), del veterano dei legni italiani Chris Roberts, ha confermato le doti in playmakin’ del giovane ex-Viola Reggio Calabria Lorenzo Caroti al punto che ingaggiando poi Davide Reati, giocatore ultra-esperto, Treviglio ha posto le basi da febbraio in poi per questa splendida cavalcata in cui hanno iniziato a girare a mille il centrone Jacopo Borra (risolti i suoi guai fisici dello scorso anno), più il gioiellino di casa Mattia Palumbo, compagno di U18 di Miaschi e Czumbel di Trapani. Tanti applausi per i blu di Treviglio che ora potranno anche superare il primo turno dei loro meritatissimi Playoff anche se Roseto, molto ma molto simile a lei come impostazione di squadra, non sarà un avversario facile da superare. C’è però il vantaggio del fattore campo e vincere al PalaFacchetti non è mai stato semplice per nessuno!

 

 

E’ stata per molto tempo in vetta alla classifica, arrivando addirittura a chiudere il girone d’andata al primo posto in classifica, mollando poi mentalmente ma anche il suo campionato è stato entusiasmante, è il Bergamo Basket 2014 di coach Sandro Dell’Agnello. Inserita nel girone Ovest dopo essersi clamorosamente salvata dalla retrocessione in B lo scorso anno ma nel raggruppamento Est, i gialloneri hanno letteralmente dato spettacolo in campo per diversi turni con la coppia americana Brandon Taylor-Terrence Roderick, un rookie come play ed un giocatore richiamato in campo dopo un anno e mezzo di stop. Il risultato in campo è stato di alto contenuto tecnico ed agonistico, prima di tutto in difesa perchè Sandrokan Dell’Agnello ha costruito, in particolar modo attorno ad un Terrence Roderick da 20,4 p.ti/gara, 10,8 rimbalzi e ben 5,6 assist, un sistema difensivo che ha costretto molti attacchi del girone a fare delle inattese figuracce ed una batteria di bombardieri da fuori in grado di mettere chiunque in difficoltà. Buono anche l’attacco con 82,6 p.ti/gara in cui ha brillato la coppia Giovanni Fattori-Lorenzo Benvenuti ma rimane sempre molto affidabile l’impianto di gioco di Dell’Agnello nel suo insieme, è bene rimarcarlo perchè questa Bergamo, dicevamo calata nettamente nel girone di ritorno più che altro d’intensità difensiva, può essere fastidiosa come la più tipica delle zanzare che nelle notti d’estate ti ronzano vicino all’orecchio mentre stai per prendere sonno, la Pompea Mantova avversaria nei Playoff è avvisata.

 

Terrence Roderick in azione

 

Chiude il quartetto delle promosse la Zeus Energy Rieti, altra bella rivelazione del girone Ovest. Un grande, grande lavoro di coachin’ da parte del giovane Alessandro Rossi all’indomani dell’infortunio di J.J. Frazier, consapevole che arrivato un giocatore di spessore come Bobby Jones al posto dell’evanescente Williams, sarebbe stato meglio votare la squadra ad un gioco marcatamente difensivo. Ecco quindi l’arrivo di Ogo Adegboye e lo spiccare il volo verso la vetta del campionato, espugnando il PalaLottomatica della Virtus Roma capolista e proseguendo a far bene sino a quando, nel match vinto in casa vs Tortona, proprio il play nigeriano s’infortunava seriamente al ginocchio, mettendolo fuori dai giochi. Contraccolpo netto dei reatini che, senza il loro collante difensivo principale ma al tempo stesso senza più un buon primo play nel gestire le operazioni in campo oltre anche allo stop di Angelone Gigli, iniziavano a perdere gare importanti riuscendo comunque sempre ad avere la meglio solo vs le due romane in casa (clamorosa quella vs la Virtus Roma, vinta con un quarto periodo da 25-3), sino alla fine del campionato, salvaguardando comunque una qualificazione ai Playoff dopo ben 13 anni di attesa ed occupando alla fine la quinta piazza in graduatoria. Una Zeus Energy Rieti quindi che ha chiuso con il fiato grosso, con nel roster il rookie ex-Cassino Antino Jackson al posto di Ogo Adegboye ma che ha realmente mostrato un’applicazione ed una fase difensiva fuori dal comune ed in certi frangenti del campionato è apparsa imbattibile. Unico difetto di contro il peggior attacco del girone Ovest ma in un campionato in cui il talento offensivo non è diffuso, probabilmente è il miglior modo di portare in porto la nave, affidandosi cioè ad una solida difesa. Adesso c’è l’Unieuro Forlì ai Playoff e chissà che la Zeus Energy Rieti non possa fare il colpaccio, poi però ci sarebbe Treviso.

 

 

Infine, eccoci alla prima classificata, la Virtus Roma di Piero Bucchi. Inutile dire che sia tra nel novero delle promosse del torneo in seno alla nostra Redazione ma, avendola posizionata al 3° posto finale ad inizio anno ed avendo appunto conquistato l’obiettivo della risalita in Legabasket – LBA nel primo anno in cui la proprietà ha dichiaratamente ammesso di voler puntare a vincere il campionato, c’è solo da applaudire il team romano. Una promozione meritata forse anche di più di quanto dicano i numeri finali, una promozione letteralmente costruita a nostro avviso dalla sagacia di Piero Bucchi che aveva intuito quanto forte fosse il roster ma, al tempo stesso, composto da entità umane e tecniche con scarsa confidenza con la vittoria finale. Un ottimo girone d’andata ed un torneo comunque condotto con una notevole disinvoltura (eccezion fatta per la scivolata di Bergamo ed il crollo di Cassino), sino al match del 31 gennaio vinto a Ferentino vs la Leonis in modo agevole e disinvolto. Poi il calo di rendimento in trasferta, inspiegabile per certi versi dal punto di vista tecnico, dopo la bella vittoria allo scadere al PalaFerraris di Casale Monferrato e da quì le ansie, i timori e le paure di non potercela più fare nonostante un certo Henry Sims, secondo nella classifica di rendimento del girone Ovest dietro al solo Terrence Roderick. Un gruppo di giocatori non abituati a vincere che ad un certo punto ha dovuto produrre un grande sforzo psichico per reggere la pressione che i risultati positivi dell’Orlandina di Marco Sodini collezionava gara dopo gara. Proprio vs l’Orlandina in casa la gara-chiave di quel periodo: la Virtus Roma che perde di un solo punto, consapevole di dover vincere per allungare vs Rieti caduta in quel di Latina 48 ore prima ed avendo in mano la palla della vittoria, gestita male, e tirando dalla lunetta con un mortificante 55%, specchio inequivocabile delle ansie mal digerite in seno ad una squadra “obbligata” a vincere.

Comunque sia un grande ritorno targato di questa Virtus Roma in Legabasket -LBA by Piero Bucchi, già autore di ben tre promozioni con Rimini, Napoli e Brindisi e, come si era già detto tempo addietro, capace di essere realmente il vero valore aggiunto di un roster non specificatamente atletico, non specificatamente fisico, non specificatamente difensivo: vincere un campionato complesso come la Serie A2 non eccellendo in queste tre categorie ha dello sbalorditivo! Tralasciando poi che era arrivato 13 mesi addietro con un’altro compito, quello di evitare ad una delle Virtus Roma più brutte di sempre, la retrocessione in Serie B…Ora eccolo quì, sorridente e vincente, sereno e finalmente raggiante ma sempre con moderazione e garbo perchè è sempre alla fine che si devono fare i calcoli!

Ora spazio ai Playoff con in contemporanea la doppia sfida proprio tra la Virtus Roma e la Fortitudo Bologna, entrambi vincenti nei propri gironi, per il platonico titolo di vincente unica della Serie A2, insomma non è ancora finita la stagione!

 

Fabrizio Noto/FRED

@FaberNoto

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