Baseball, la MLB: “Siamo alleati nella lotta al razzismo e all’ingiustizia”
Il mondo dello sport in america è in pieno fermento, con l’NBA che ha posticipato tre partite della scorsa notte per protesta in favore del movimento Black Lives Matter, e con un grosso eco che arriva anche dalla MLB, la più grande Lega professionistica di baseball del mondo.
I Milwaukee Brewers, simbolo della città più importante di uno Stato (il Wisconsin) dove le manifestazioni stanno avendo i riscontri più incisivi e purtroppo violenti, hanno scelto di non scendere in campo contro i Cincinnati Reds, venendo imitati anche da Los Angeles Dodgers e Seattle Mariners, con la Lega costretta al rinvio di tre partite.
“Considerando il dolore nelle comunità del Wisconsin e a seguito della sparatoria di Jacob Blake, rispettiamo le decisioni di un certo numero di giocatori di non giocare stasera – ha detto MLB in una nota – La Major League Baseball rimane unita per il cambiamento nella nostra società e sarà alleata nella lotta per porre fine al razzismo e all’ingiustizia”. Parole forti anche dall’esterno dei Brewers Christian Yelich, che ha dichiarato: “Abbiamo parlato dall’inizio del Summer Camp di cosa significano queste magliette, e arriva un momento in cui devi viverlo, devi fare un passo avanti”.
Cosa accadrà a questo punto? La situazione è molto incerta. La MLB non ha ufficialmente annullato le partite di questa sera, che dovrebbero svolgersi regolarmente, con i Milwaukee Brewers in campo contro i Cincinnati Reds. L’ipotesi boicottaggio però sembra possibile, facendo eco non solo a quanto accaduto in NBA, ma soprattutto alle conseguenze che si stanno ripercuotendo in tutto il mondo dello sport a Stelle e Strisce.
gianni.lombardi@oasport.it
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Foto: LaPresse