F1, Monza è un circuito altamente impegnativo per i freni [ VIDEO ]
Secondo appuntamento del Circus della Formula 1 in Italia: dopo Imola, teatro a maggio del Gran Premio dell’Emilia Romagna e del Made In Italy, tra pochi giorni i protagonisti delmondiale saranno di scena a Monza.
Il tracciato brianzolo è quello che ha ospitato più gare iridate, ben 74, davanti a Monaco (71) e Silverstone (60). Un anno fa sono stati rifatti i 78.000 mq di asfalto, utilizzando materiali sostenibili e rigeneranti, rinnovando il sistema di drenaggio, i cordoli e le vie di fuga. I lavori dell’ultimo mese hanno invece interessato il pubblico, con l’aumento dei posti a sedere e la creazione della ultimate hospitality da 1.500 posti.
I dati del Gp d’Italia a Monza
Secondo i tecnici del gruppo Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti di Formula 1, l’Autodromo Nazionale Monza da 5.793 metri di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di “5”, questo perché delle 7 frenate di ogni giro 5 sono della categoria Hard. Queste 5 staccate comportano decelerazioni di almeno 3,8 g e un carico sul pedale di oltre 120 kg. In un giro a Monza i freni vengono utilizzati per poco meno di 9 secondi e un quarto.
La curva più dura di Monza
La curva più dura dell’Autodromo Nazionale Monza per l’impianto frenante è la prima, meglio conosciuta come Variante del Rettifilo: le monoposto vi arrivano a 337 km/h e scendono a 89 km/h in 2,75 secondi durante i quali percorrono 129 metri. Lo sforzo richiesto ai piloti è di 4,7 g e il carico che esercitano sul pedale del freno è di 162 kg.
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