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IndyCar, tutti contro tutti per una nuova edizione della 500 Miglia Indianapolis

IndyCar, tutti contro tutti per una nuova edizione della 500 Miglia Indianapolis

Dopo un lungo mese di prove libere e di qualifiche, disputate come da tradizione con sette giorni d’anticipo rispetto alla green flag, tutto è pronto per la 108a edizione della 500 Miglia di Indianapolis. Manca sempre meno alla partenza del ‘The Greatest Spectacle in Racing’, la prima corsa all’interno di un ovale della NTT IndyCar Series 2024 dopo l’uscita di scena del Texas Motor Speedway.

Regna come sempre l’incertezza tra i trentatré protagonisti che si apprestano a dare spettacolo nei 200 giri più famosi al mondo. Penske prova a confermarsi dopo quanto fatto nel 2023, il ‘Capitano’ insegue la ventesima affermazione (1972, 1979, 1981, 1984–1985, 1987–1988, 1991, 1993–1994, 2001–2003, 2006, 2009, 2015, 2018–2019, 2023) all’interno del catino di Speedway.

Josef Newgarden è l’ultimo vincitore della storia della Indy 500, il nativo di Nashville non aveva mai primeggiato prima di dodici mesi fa nonostante numerosi tentativi. Il #2 dello schieramento condivide, con i piloti ancora presenti nel gruppo,  una vittoria nella sfida più importante del calendario con lo svedese Marcus Ericsson (2022),  l’australiano Will Power (2018), il californiano Alexander Rossi (2016) ed il neozelandese  Scott Dixon (2008).

Menzione d’onore ovviamente anche per il rientrante giapponese Takuma Sato e soprattutto il brasiliano Helio Castroneves. Il primo, due volte a segno (2020, 2017), torna con una monoposto schierata da RLL, mentre il veterano sudamericano insegue un quinto leggendario successo nuovamente con i colori di Meyer Shank Racing.  Il plurivincitore della Rolex 24 at Daytona insegue qualcosa di magico, il 48enne ha infatti la possibilità di diventare il più vincente di sempre superando definitivamente Rick Mears  (1979, 1984, 1988, 1991), Al Unser  (1970, 1971, 1978, 1987) e A. J. Foyt  (1961, 1964, 1967, 1977).

Attenzione ovviamente al campione in carica Alex Palou (Ganassi #10), spagnolo che non ha ancora mai primeggiato nel mitico catino di Speedway. Il catalano, leader del campionato dopo il successo di inizio mese nel road course di Indianapolis, ci riprova in compagnia del messicano Pato O’Ward (McLaren #5),l’americano  Colton Herta (Andretti #26) ed il neozelandese Scott McLaughlin (Penske #3) che scatterà per la prima volta in pole dopo aver siglato la media oraria più veloce di sempre. Tutti questi sono dei nomi da tenere in considerazione oltre a Kyle Larson, rookie assoluto con una delle auto di Arrows McLaren. 

Il pilota statunitense, campione della NASCAR Cup Series ed impegnato a tempo pieno con le stock car a bordo della Chevy Camaro #5 di Hendrick Motorsports, è chiamato ad una domenica da urlo. Il teammate di Pato O’Ward, Callum Ilott ed Alexander Rossi disputerà infatti la Indy500 prima di recarsi a Charlotte (North Carolina) per effettuare la Coca-Cola 600 valida per la NASCAR.

L’ex vincitore della Rolex 24 at Daytona segue l’esempio di  John Andretti, il primo a compiere un massacrante doubleheader di oltre 1000 km in un singolo giorno. Nella storia anche  Davy Jones (1995), Robby Gordon (1997, 2002, 2003, 2004), Tony Stewart (1999, 2001) e Kurt Busch (2014) hanno compiuto entrambi gli eventi, un impegno notevole che ha pochi eguali nel motorsport.

Domenica la green flag della competizione automobilistica più antica al mondo, gara che vale un’intera stagione. 

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