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F1, Da Damon Hill a Esteban Ocon: le prime vittorie (e non solo) in Ungheria

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Questa pazza Ungheria! Non potevamo chiedere di meglio dal sempre ostico circuito dell’Hungaroring. Il XXXVII Magyar Nagydij, infatti, ha distillato colpi di scena e palpitanti momenti di gara sin dalle primissime — e piovose — battute.

A spuntarla, con pieno merito, è stato Esteban Ocon. Il pilota francese ottiene, dunque, la sua prima vittoria in Formula 1. Un trionfo che coincide anche con il primo podio ed il primo successo in F1 del Marchio Alpine. La monoposto protagonista di questa impresa sportiva è la Alpine A521-Renault E-Tech 21.

Un Gran Premio, quello d’Ungheria 2021, che ha battezzato molteplici “prime”. Nicolas Latifi consegue i suoi primi punti in F1, grazie all’eccellente 7° posto conquistato al volante della Williams FW43B-Mercedes. La medesima vettura che consente a George Russell di portare a casa i primi punti da quando, dal 2019, corre per la scuderia di Grove.

Pierre Gasly, infine, firma il primo giro veloce in gara nella breve storia dell’Alpha Tauri.

L’Hungaroring, storicamente, è terra di interessanti “prime”. Il GP d’Ungheria fa il proprio debutto nel calendario iridato il 10 agosto 1986, ma è nell’edizione del 1990 che possiamo ricercare la prima statistica degna di nota. Thierry Boutsen — uno dei piloti più rappresentativi tra gli Anni ’80 e ’90 ed ottimo interprete del circuito dell’Est Europa — consegue qui la sua prima ed unica pole-position in F1, al volante della iconica Williams FW13B-Renault. Il pilota belga si aggiudicherà anche la vittoria del GP stesso.

Nel 1991, è Bertrand Gachot a conseguire un piccolo primato. Il pilota belga fa segnare il giro più veloce in gara: 1’21”547, alla media di 175,173 km/h. Si tratta, per Gachot, del primo ed unico giro veloce in gara e del primo “fastest lap” per la Jordan. La monoposto condotta dal belga, infatti, è la mitica Jordan 191-Cosworth HB, probabilmente una delle più significative vetture F1 di tutti i tempi.

Il 15 agosto 1993, Damon Hill — al volante della Williams FW15C-Renault — mette a segno la sua prima vittoria in F1. Dopo una lunga gavetta e molteplici, ottimi piazzamenti nei panni di “scudiero” di Alain Prost, il pilota inglese sale finalmente sul gradino più alto del podio. Un gradino che calpesterà — tra il GP d’Ungheria 1993 ed il GP del Belgio 1998 — per ben 22 volte.

Nel 1994, la Benetton B194-Cosworth monopolizza il podio del GP d’Ungheria. Vince Michael Schumacher, Jos Verstappen è 3°. Per il pilota olandese si tratta del primo podio in F1, un risultato che verrà bissato sul tracciato di Spa-Francorchamps. L’anno è ancora il 1994.

La storia ricama intrecci sublimi e squisiti. Da Fernando Alonso ad Esteban Ocon, dalla Renault alla Alpine. Ebbene, il 24 agosto 2003, al volante della Renault R23B, il pilota asturiano centra la prima delle sue 32 vittorie sinora conseguite in F1. Un trionfo in grado di sancire, definitivamente, la forza di un pilota ancora oggi capace di sfoderare guizzi di puro talento agonistico. Chiedere a Lewis Hamilton…

Il XXII Magyar Nagydij — e andiamo al 2006 — si caratterizza per numerose “prime”. Ancora una volta, il lento ma probante, per vetture e piloti, tracciato magiaro disegna una corsa “pazza” e ricca di aspetti sportivi inaspettati. A trionfare è Jenson Button, alla sua prima vittoria in F1, su Honda RA106. Completano il clamoroso podio Pedro de la Rosa (McLaren Mp4/21-Mercedes), al suo primo ed unico podio in F1, e Nick Heidfeld, il quale consegue il primo podio per il team BMW Sauber (la vettura è la F1.06-BMW). Da registrare anche il debutto iridato di Robert Kubica: debutto amaro per il pilota polacco, il quale verrà squalificato a fine gara in sede di verifiche tecniche (era giunto 7° alla bandiera a scacchi).

Altro giro, altra corsa. Pazza. Il 3 agosto 2008, la roulette ungherese fa uscire il nome di Heikki Kovalainen. Felipe Massa, dominatore del GP, è costretto al ritiro al 67° giro per rottura del motore. Ecco che, alle spalle del brasiliano della Ferrari, Kovalainen (McLaren Mp4/23-Mercedes) approfitta e va a vincere il suo primo ed unico GP in F1. Timo Glock, 2°, centra — dal canto suo — il suo primo podio in F1 (Toyota TF108).

Il rapporto tra Daniil Kvyat e la F1 è più che mai tormentato. Il pilota russo, infatti, non ha mai trovato — per varie ragioni — la sua dimensione nella categoria mondiale. In occasione del GP d’Ungheria 2015, Kvyat consegue il suo primo podio in F1, al volante della Red Bull RB11-Renault. Conclude il GP al 2° posto. Un risultato che, tuttavia, non lo lancia tra i grandi: conquisterà solo altri due podi, nel 2016 (Cina, Red Bull RB12-Renault) e nel 2019 (Germania, Toro Rosso STR14-Honda).

È datata 2019 una delle più significative “prime” della F1 contemporanea. In occasione del XXXV Magyar Nagydij, infatti, Max Verstappen conquista la sua prima pole-position in F1, al volante della Red Bull RB15-Honda. Ad oggi, il talento “orange” ha ottenuto 8 pole, cinque delle quali conseguite in questo primo scorcio di 2021.

La storia della F1 è passata e passa anche all’Hungaroring. E non finisce qui…

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