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F1, Tsunoda ha le idee chiare: Voglio essere il primo giapponese a vincere in F1

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Dopo un’entusiasmante stagione di Formula 2, facciamo due chiacchiere con Yuki Tsunoda sul suo debutto in Formula 1.


Ti aspettavi di fare il salto in F1 dopo appena un anno di F2?
YT:
“No, non me lo aspettavo! Arrivare in Formula 1 è sempre stato il mio obiettivo, ma per farlo non servono solo i risultati, occorre anche un po’ di fortuna e quella non si può controllare. Da parte mia, sapevo di dover dare sempre il massimo in ogni momento per distinguermi e attirare l’attenzione di chi poteva realizzare il mio sogno. In ogni categoria ci si deve adattare ed entrare nel ritmo molto velocemente e, quindi, mi sono impegnato per fare bene fin dall’inizio della mia carriera. È stato bello poter dimostrare cosa ero capace di fare nel mio primo anno in F2 e sono felice di essere passato in F1 così rapidamente”.

Pensi che la F2 ti abbia preparato abbastanza per questo salto in F1?
YT:
“Per certi aspetti, sì. Ho potuto fare esperienza in molti tracciati e ho imparato tanto riguardo la gestione delle gomme. La F2 ti dà anche un’idea di ciò che vuol dire lavorare con un team ad alti livelli e sono entusiasta di continuare questa crescita alla Scuderia AlphaTauri. C’è sempre da imparare, ma la F2 è stata un’esperienza molto utile e un buon riscaldamento prima di iniziare la prossima avventura in F1”.

Quali saranno le più grandi differenze rispetto alla F2?
YT:
“La velocità delle vetture è, ovviamente, una delle più grandi differenze. Ma anche la durata della stagione. Da un punto di vista tecnico, ci sono tante differenze. Dovrò imparare molto rapidamente tante procedure complesse e il team è talmente grande che ci sono molti più ingegneri con cui dovrò parlare. Inoltre, per quanto mi riguarda dovrò essere sempre ben allenato, sia fisicamente che mentalmente, così da affrontare le 23 gare e il poco tempo libero: anche questa è una grande differenza rispetto alla F2”.

Hai già avuto qualche esperienza con la Scuderia AlphaTauri: hai guidato la STR13 del 2018 e la STR14 del 2019, oltre alla AT01 del 2020 durante i test per giovani piloti di Abu Dhabi: come pensi sarà lavorare con loro per un’intera stagione?
YT:
“È una squadra molto accogliente e sono fiducioso di poter lavorare bene insieme a loro. Adoro la loro passione e il modo in cui si preparano per gli eventi. Fin dall’inizio è stato un buon rapporto, quindi le cose dovrebbero migliorare man mano che ci conosceremo meglio a vicenda, nel corso dell’anno. Ho avuto la fortuna di trascorrere un po’ di tempo con la Scuderia AlphaTauri in vista della nuova stagione, quindi sto già imparando tante cose da loro e continuo a tessere ottimi rapporti con tutto il team”.

Quanto sei elettrizzato per la tua prima stagione in F1?
YT:
“Sono davvero entusiasta di cominciare e in particolar modo non vedo l’ora di correre a Suzuka, davanti ai tifosi giapponesi. L’ultima volta che ho gareggiato lì è stato in Formula 4 e quindi sarà molto diverso. Sono davvero felice di avere l’opportunità di rappresentare il mio paese in F1. Non vedo l’ora di visitare posti nuovi e di correre su piste diverse. A parte Suzuka, aspetto con ansia di correre a Monaco, un posto intriso di storia e un circuito molto impegnativo. La cosa più bella per me, però, sarà schierarsi sulla griglia con così tante superstar di questo sport: è un onore assoluto competere contro alcuni dei più grandi piloti al mondo”.

Perché hai scelto il 22 come numero di gara?
YT:
“Il mio numero quando correvo in kart era 11, ma in F1 è già stato preso da Sergio Perez. Quindi l’ho duplicato: il 22 mi piace, anche perché è già stato il numero di un pilota che stimo molto, Jenson Button, campione del mondo 2009. È stato usato anche dal pilota giapponese Takuma Sato”.

Cosa ti spinge ad andare sempre più veloce?
YT:
“Voglio solo battere gli altri. E voglio anche essere il primo pilota giapponese a vincere una gara in Formula 1”.

Da molto tempo godi del supporto della Honda. Quanto è importante il vostro rapporto e cosa ti aspetti da loro in questa stagione?
YT:
“La Honda mi ha aiutato fin da quando ero in Formula 4 e nella mia carriera ha avuto un ruolo davvero molto importante. Non smetterò mai di ringraziarli e cercherò di mostrare tutta la mia gratitudine cercando di ottenere i migliori risultati possibili durante questa stagione. È il loro ultimo anno in F1 – ed è un vero peccato – ma penso che sarà una buona stagione, anche grazie a un motore ancora più potente. Il mio obiettivo principale è fare bene: per la squadra, per me e ovviamente per la Honda”.

Cosa pensi di poter imparare dal tuo compagno di quadra, Pierre Gasly, durante la tua prima stagione in F1?
YT:
“Pierre è molto veloce e ha già conquistato una vittoria in F1. Per ogni pilota, il primo obiettivo è quello di battere il proprio compagno di squadra, ma sarà dura. Ricordo di averlo visto in Giappone quando correva in Super Formula e io ero in Formula 4. Ha quasi vinto il titolo nel suo primo anno in Giappone, che è un’impresa davvero difficile, soprattutto per un pilota europeo. Pierre ha un gran talento e sono felice di poter imparare il più possibile da lui durante questa stagione, visto che è già molto integrato con la squadra”.

Sarai il pilota più giovane sulla griglia quest’anno. Quali sono le tue sensazioni a tal proposito?
YT:
“Non credo valga la pena dare troppa enfasi all’età – Max Verstappen aveva 17 anni quando ha iniziato – sicuramente, però, mi sento onorato di essere il primo pilota sulla griglia a essere nato nel 2000”.

Chi è Yuki Tsunoda fuori dalla pista?
YT:
“Solo un normale ragazzo di 20 anni. Mi piacciono i videogames: quando non corro, gioco con i miei amici in Giappone. Mi piacciono soprattutto i giochi sparatutto come Apex Legends e Call of Duty. A volte, quando ci gioco, immagino di sparare a qualcuno che odio… funziona bene, mi carica! Inoltre, mi piace stare all’aperto e fare attività come wakeboard e snowboard. C’è un posto a Milton Keynes dove puoi fare snowboard al coperto. In generale, le attività fisiche in generale mi piacciono. Trovo che lo sport e i giochi mi aiutino a resettare la mente e dopo mi sento rigenerato. Tuttavia, non mi piacciono i giochi di corse, perché non li trovo realistici”.

Quali sono i tuoi obiettivi per la prima stagione in F1?
YT:
“Il mio obiettivo principale per questa stagione è imparare velocemente e ottenere risultati altrettanto rapidamente. Devo sempre fare del mio meglio, tireremo le somme alla fine della stagione”.

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