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Lewis Hamilton e Michael Schumacher: confronto tra titani, secondo Ross Brawn

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2012 United States Grand Prix, Sunday – Steve Etherington


Sebbene Lewis Hamilton e Michael Schumacher si siano trovati insieme sulla griglia della Formula 1 per soli tre anni e senza mai contendersi un campionato, entrambi sono stati consacrati come leggende di questo sport e il confronto, seppur difficile da fare, emerge spesso.

Il paragone aleggia ancor più marcatamente nell’avvicinarsi alla stagione 2020, nella quale l’inglese potrebbe eguagliare il Kaiser vincendo il settimo titolo iridato. A pronunciarsi su un tema talmente caldo come l’accostamento di due fenomeni è stato l’attuale direttore generale e responsabile sportivo della Formula 1, Ross Brawn. Il dirigente sportivo britannico è stato partecipe, in quanto Direttore Tecnico, prima della Benetton (1991-1996) e poi della Ferrari (1997-2006), di tutti i mondiali vinti da Schumacher, e successivamente ha contribuito, in quanto Team Principal della Mercedes, a portare Hamilton alla casa di Brackley nel 2013 per sostituire lo stesso Schumacher.

Come riportato dal sito ufficiale della Formula 1, Brawn ha voluto enfatizzare le qualità vincenti condivise dai due piloti: Sono entrambi enormemente talentuosi in quello che fanno sulla macchina e in quei momenti in cui tirano fuori qualcosa dal nulla. Alcuni dei giri di qualifica che ha fatto Lewis hanno lasciato il team senza parole. Michael era uguale. A volte ci sono semplicemente quei piloti che riescono a farlo. Dunque, il dirigente sportivo britannico ha individuato in entrambi i campioni alcune doti speciali che li rendono talmente forti e unici.

Brawn ha anche voluto elogiare il sei volte iridato e chiarire i motivi del suo successo: Lewis ha meritato ogni campionato che ha vinto. Si è fatto trovare nel team giusto al momento giusto e lui garantisce la massima prestazione. Non fa errori ed è un pilota fantastico. La sua performance è eccezionale. Non è che Lewis sta vincendo a causa della fortuna. Lui sta vincendo perché sta facendo un lavoro fantastico e devi dargliene credito.

Hamilton pare avvicinarsi alla stagione 2020 ancor più motivato e pronto a vincere, magari anche spronato dall’opportunità concreta di agganciare e oltrepassare i record di un mito. Difatti, oltre alla possibilità di raggiungere Schumacher con sette titoli iridati, quest’anno l’inglese potrebbe anche superare il record del Kaiser di 91 vittorie, un traguardo che fino a pochissimo tempo fa sembrava irraggiungibile e intoccabile.

Tuttavia, al di là dell’istinto vincente presente in entrambi, Brawn ha notato una differenza tra i due campioni nel loro approccio: “Sono state due ere diverse, con una competizione diversa, con diversi tipi di macchina e con personalità abbastanza diverse. Personalità molto diverse. Lewis è incredibilmente professionale e lavora con incredibile dedizione e impegno, ma Michael aveva un livello di intensità del dettaglio nei confronti della macchina di cui Lewis non ha bisogno. Michael è stato cresciuto in un’era in cui non c’era la tecnologia che c’è adesso. L’analisi dei dati era abbastanza cruda; il coinvolgimento del pilota era molto più alto. Ora un pilota salta giù dalla macchina e l’ingegnere ha un’analisi del comportamento della vettura in ogni curva. Quindi, il pilota non deve dire moltissimo”.

Dunque, il dirigente sportivo britannico esalta la capacità sia di Hamilton che di Schumacher nel portare un valore aggiunto alla squadra, ma spiega che il Kaiser aveva bisogno di raggiungere una maggiore profondità nell’analisi del comportamento della vettura per poi aiutare gli ingegneri e i meccanici a fare l’assetto più adatto. Il pilota inglese non necessita della stessa profondità perché supportato da sempre da una tecnologia che non era ancora presente nel periodo in cui è cresciuto il tedesco e Brawn illustra chiaramente la differenza creatasi tra le due epoche: “Quando io ho lavorato per la prima volta con Michael, avevamo un foglio con i numeri delle curve sopra e lui doveva spiegare dove aveva sottosterzo o sovrasterzo e noi dopo lo analizzavamo. Ora nel tempo in cui il pilota si attacca alla radio hanno già l’analisi. Dunque, i bisogni e i requisiti di un pilota sono abbastanza diversi. Michael aveva quell’intensità e quel coinvolgimento nella macchina che Lewis non necessita di avere, quindi non so come si comporterebbe in quel campo perché è stato cresciuto in un’era dove non ce n’è bisogno.

In merito a questa incertezza di Brawn relativamente al comportamento di Hamilton rispetto alla macchina, è doveroso riprendere le dichiarazioni rilasciate da Aldo Costa in una recente intervista condotta da motorsport.com. Difatti, l’ex ingegnere della Mercedes ha confessato che il pilota di Stevenage gli ricorda molto Schumacher, sebbene i due siano diversi per i loro connotati fisici e caratteriali. Costa ha puntualizzato che l’inglese possiede una determinazione disarmante e addirittura lo chiamava durante i weekend per proporgli idee relative alla monoposto ed è stato molto utile alla scuderia di Brackley averlo sempre così vicino. È risaputo che Hamilton è molto attento al comportamento della vettura e meticoloso nel dare un feedback preciso che possa condurre verso il setup più adatto. Tuttavia, come sottolineato dal direttore generale e responsabile sportivo della Formula 1, il sei volte iridato lavora in un contesto tecnologico diverso da quello in cui lavorava il Kaiser.

Dunque, nel confrontare due campioni del calibro di Lewis Hamilton e Michael Schumacher non si può che riconoscere il talento che li fa emergere in maniera così netta e riflettere sulle loro somiglianze e sulle loro diversità. Indubbiamente entrambi gli alfieri hanno scritto pagine importanti della storia della Formula 1 e paiono legati da un destino che li ha portati a essere considerati tra i più grandi piloti mai esistiti. Ora rimane da vedere se l’inglese riuscirà a eguagliare le vittorie e i titoli del Kaiser e se il destino lo avvicinerà ancora di più al tedesco con un passaggio in Ferrari.

Noi di Circus F1 siamo impazienti di assistere all’inizio della stagione 2020 e vi terremo come sempre aggiornati, rimanete collegati.

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