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Binotto dice no a una F1 solo per lo show! E conferma Resta in Ferrari da Novembre

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E’ un Mattia Binotto molto determinato e fermo quello intervistato da Motorsport.com durante la pausa estiva del mondiale F1 2019. Il Team Principal della Scuderia di Maranello ha parlato della posizione della Ferrari sulle ipotesi di cambio di regolamento per il 2021.

Binotto ha anche toccato altri temi come la conferma dell’arrivo di Simone Resta dal 1° di Novembre, il budget cap, la stagione attuale e del 2020, l’allargamento del calendario per concludere poi parlando anche di Sebastian Vettel e di Charles Leclerc.

Qui sotto vi riportiamo alcuni passaggi dell’intervista di Roberto Chinchero e Jonathan Noble a Mattia Binotto. Il Q&A completo lo potete trovare su Motorsport.com.

REGOLAMENTO 2021, LA POSIZIONE DELLA FERRARI

Roberto Chinchero: Come Scuderia Ferrari potete considerarvi soddisfatti delle trattative e dei colloqui in corso per le novità 2021?
Mattia Binotto: “Non posso ancora ritenermi soddisfatto, non sono ancora felice come Ferrari. Fin dall’inizio abbiamo sempre sottolineato di essere contrari alla standardizzazione (delle componenti tecniche) e sento che si stia andando troppo in quella direzione. Perché siamo contrari? Perché crediamo che il DNA di questo sport sia la competizione, e la standardizzazione è concettualmente contro questo spirito. In secondo luogo, standardizzare non significa risparmiare denaro, perché comunque devi riprogettare la tua monoposto ed alcune delle tue componenti che si interfacceranno con il nuovo componente ‘standard’, e questo ha un impatto anche sull’aspetto economico. Quindi non sono sicuro che il bilancio finale sia positivo”.

“Abbiamo guardato – ha aggiunto Binotto – sin dall’inizio con molta preoccupazione al nuovo regolamento aerodinamico per due motivi: crediamo che ripartendo da zero possano sorgere conseguenze indesiderate, quindi il livello di rischio è molto alto. Il secondo motivo è che riteniamo l’aerodinamica come un fattore in grado di differenziare le prestazioni, e se il livello di restrizioni si confermerà molto elevato, di fatto non sarà più cosi. Vorremmo che la Formula 1 resti uno sport, e come tale non dovrebbe essere trasformato in uno spettacolo, se diventasse solo uno show avrebbe le gambe corte. Va bene il provare a migliorare lo spettacolo del nostro sport, ma bisogna tener presente la differenza tra le due cose, e ritengo che si debba evitare di reagire in modo eccessivo sul fronte delle proposte. Non credo serva stravolgere, possiamo avere un grande spettacolo con ciò che abbiamo lavorando su poche cose che possono essere migliorate e sulle quali credo che siamo tutti d’accordo, penso che dovremmo concentrarci su quelli”.

SIMONE RESTA, DAL 1° NOVEMBRE IN FERRARI

Binotto, rispondendo ad una domanda sull’organizzazione del Reparto Corse Ferrari, ha confermato anche che dall’inizio di Novembre, Simone Resta sarà nuovamente in organico a Maranello.

SUL BUDGET CAP

Sul tema Budget cap, Binotto ha rivelato: “La sostenibilità è un fattore chiave, e sull’introduzione del budget cap siamo tutti favorevoli, abbiamo già sottoscritto una lettera […]”.

SULLA STAGIONE ATTUALE E SU QUELLA DEL 2020

RC: C’è stata un po’ di frustrazione nel team dopo un girone d’andata molto più in salita del previsto?
MB: “La pausa estiva è la benvenuta, un’occasione per riposare e ricaricare le batterie. È stato un inizio di stagione molto impegnativo per diverse ragioni, ad iniziare dal cambio di organizzazione avvenuto lo scorso mese di gennaio, ma in un momento difficile è emerso lo spirito di squadra. Quando si attraversa un periodo di difficoltà, credo sia fondamentale sentire intorno a te un clima di fiducia, con il giusto umore: se c’è qualcosa che mi mette a mio agio, sono sicuramente le persone intorno a me”.

RC: Pensate sia possibile fare un passo avanti nel 2020 verso un maggior carico aerodinamico senza una grande rivoluzione tecnica sulle vostre attuali linee guida?
MB: “Il nostro obiettivo è provare ad avere un maggiore carico aerodinamico senza penalizzare l’attuale livello di efficienza, puntiamo a questo traguardo. Poi sarà molto importante utilizzare al meglio il nostro carico aerodinamico, trovare un giusto equilibrio sulla monoposto, e anche su questo fronte ci siano aree in cui possiamo migliorare e dovremo migliorare”.

SULL’IPOTESI DI ALLARGAMENTO DEL CALENDARIO GARE

RC: Si parla di un calendario che potrebbe presto arrivare a 24 Gran Premi. Come impatterebbe un cambiamento del genere su un grande team?
MB: “Quando ero giovane c’erano solo 16 gare, e il calendario terminava nel mese di ottobre, era davvero molto divertente! Ma oggi ci sono necessità commerciali. Dobbiamo assicurarci che dal punto di vista finanziario stiamo facendo le scelte giuste, ovvero che il saldo (tra spese e ricavi) sia positivo. Se arriverà un incremento ulteriore del numero di Gran Premi sarà necessario riorganizzarci, non possiamo affrontare una stagione di 24 gare con lo stesso personale, quindi ci vorrà un numero maggiore di tecnici che lavoreranno a rotazione, parlo di meccanici ed ingegneri ma anche di qualche ruolo chiave. Già oggi abbiamo una certa rotazione tra i nostri meccanici, ma le persone chiave sono sempre le stesse. Credo poi che un calendario con 24 Gran Premi avrà un grande impatto sulle attuali strutture logistiche, e considerando il budget cap che entrerà in vigore ci sarà da valutare bene dove è indispensabile assumere più gente e dove non sarà possibile farlo. Non sarà semplice”.

BINOTTO PARLA DI VETTEL E LECLERC

RC: Vettel non ha vissuto un inizio di Mondiale super. Come lo vedi?
MB: “Penso che il suo obiettivo non sia cambiato, vuole diventare campione del mondo con la Ferrari, ed è un obbiettivo per lui molto chiaro. L’inizio della stagione in questo senso è stato frustrante, perché gara dopo gara capisci di non essere nella posizione migliore per inseguire il tuo traguardo, ma Seb sa cosa vuole, e credo che questo sia per lui un aspetto fondamentale, che gli da la spinta e l’energia per andare avanti”.

RC: Leclerc. Ha colpito la sua performance ma anche il modo in cui ammette pubblicamente i suoi errori.
MB: “Sapevamo che Charles è un talento, sapevamo che era molto forte perché lo abbiamo visto in GP3 e GP2. Tra i tanti aspetti, quello che più ci ha sorpreso è il miglioramento continuo che riesce a fare gara dopo gara, è incredibile come impari dai suoi sbagli. Abbiamo visto che il suo weekend in pista stia diventando sempre più solido e redditizio, e ha ancora margini di crescita: ci dà fiducia per il futuro”.



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