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Hamilton vs Vettel: distacco in classifica mai stato così ampio, dopo 3 gare!

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Dopo un inizio di stagione prorompente da parte di Mercedes, con tre doppiette in altrettanti Gran Premi, risulta interessante tracciare un primo confronto tra il 2019 e le due annate precedenti. È dal 2017 che Mercedes e Ferrari si contendono il titolo costruttori. Il titolo piloti è invece stato affare privato tra Hamilton e Vettel, i due pluricampioni di questa generazione.

Questa nuova stagione vede già distacchi importanti inflitti dai due piloti Mercedes al resto dei pretendenti al titolo. Con tre gare lasciate alle spalle, l’avvio di Lewis Hamilton, a quota 68 punti, ha pareggiato il suo miglior start in carriera, quello del 2015. Dopo l’inattesa sconfitta in Australia, il pilota inglese ha vinto in Bahrain e in Cina, issandosi in testa al campionato F1. In qualifica, il penta campione di Stevenage sta rincorrendo il traguardo delle 100 pole position. La pole in Australia è stata fin qui l’unica in questa stagione, ma anche la sola tappa in cui non ha concluso per primo sotto la bandiera a scacchi.

Accostando la situazione attuale alle annate 2017 e 2018, i numeri di Hamilton testimoniano maggiore concretezza e regolarità nei risultati, rispetto ai diretti rivali: prendendo a riferimento le prime tre gare di ogni stagione analizzata, il #44 è sceso dal podio soltanto in un’occasione, in Cina nel 2018 (quarto posto). Il distacco più pesante accusato nei confronti del leader in classifica fu di 9 punti nel 2018, dall’allora leader Vettel. Un inizio brillante come in questo 2019 potrebbe portare Hamilton verso un naturale calo motivazionale, come avvenuto nel 2015 a ridosso della pausa estiva e una volta agguantato il titolo con tre gare di anticipo. D’altra parte, la tendenza degli ultimi anni conferma un trend crescente nelle prestazioni dell’inglese con l’avanzare della stagione.

Il suo primo rivale sembra essere il compagno di box Valtteri Bottas, mai apparso così determinato, all’inseguimento del riscatto di un mesto 2018. A quota 62 punti, compreso il punto aggiuntivo per il giro veloce (Australia), Bottas è stato protagonista del miglior avvio di stagione in carriera. Dopo la sconfitta patita in Cina e la consegna della leadership iridata a Hamilton, il pilota finlandese ha però promesso di tornare in vetta. Bottas ha anche affinato le sue capacità nel momento più intenso del weekend: a Melbourne la pole gli è sfuggita per poco più di un decimo, in Bahrein (dove in qualifica non era mai stato battuto dal compagno) si è piazzato quarto a pochi centesimi da Hamilton, mentre in Cina ha colto la prima partenza al palo del suo 2019.

Mai era successo, dal 2017 a oggi, che Bottas riuscisse a inanellare tre podi nelle prime tre gare e che riuscisse a conquistare una vittoria. Il 29enne nativo di Nastola appare sempre più un avversario temibile per Hamilton, così come una speranza per chi non vuole vedere l’inglese scappare anzitempo in classifica. Lungo le 21 gare in programma, ci si domanda se Bottas sarà in grado di mantenere questo ritmo furioso.

Per Sebastian Vettel, l’incipit del 2019 è il più magro degli ultimi tre anni. Con appena 37 punti e un solo podio conquistato in Cina (terzo posto), il pilota tedesco non sembra ancora aver ritrovato il feeling con la SF90, descritto come vicino alla perfezione durante i test di Barcellona. Dietro anche a Verstappen in classifica, a oltre 30 lunghezze dalla vetta, sulla prestazione di Vettel possono aver influito gli avvicendamenti occorsi a Maranello: la promozione del giovane Leclerc, apparso riluttante ad accettare il ruolo di comprimario, oltre alla nomina di Binotto a Team Principal. Deludente anche il bottino in qualifica, dove il quattro volte campione del mondo è l’unico tra i piloti in seno alla Ferrari e alla Mercedes a non aver ottenuto ancora una pole.

Nel 2017 e nel 2018, Vettel aveva trionfato in ben due dei primi tre appuntamenti, salvo poi calare, contestualmente alla performance della sua vettura, nella seconda metà di stagione. Il testacoda in Bahrain, arrivato durante lo spettacolare corpo a corpo con Hamilton, si aggiunge al trend di errori osservati nel 2018.

Dopo il cambiamento nella conformazione aerodinamica delle vetture 2019, potrà riservare sorprese la corsa agli sviluppi, da sempre fondamentale per ambire alla vittoria finale. L’inizio di questo 2019 va contro ciò che è accaduto nelle due precedenti annate, in cui ero stato proprio Vettel a imporre l’asticella.

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