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Ginnastica, chi si qualifica alle Olimpiadi 2020? Carey sicura, Ferrari quasi, Fan Yilin rischia per il coronavirus

La Coppa del Mondo 2019-2020 di ginnastica artistica (circuito riservato alle singole specialità) mette in palio alcuni pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020 (uno per attrezzo). Mancano ancora due tappe al termine della competizione, tutto si deciderà a metà marzo tra Baku (Azerbaijan) e Doha (Qatar) ma la corsa verso i biglietti a cinque cerchi si è in parte definitiva dopo quanto successo nel weekend a Melbourne.

La statunitense Jade Carey ha infilato la terza vittoria al volteggio, è irraggiungibile in testa ala classifica e dunque può già festeggiare la sua presenza ai Giochi. La fuoriclasse americana è in vetta anche alla graduatoria del corpo libero con tre affermazioni, si è già assicurata matematicamente il primato e lascerà così il suo posto a chi arriverà alle sue spalle: Vanessa Ferrari si è assicurata il biglietto per il Giappone al 90%, la bresciana è vicinissima all’obiettivo e soltanto Lara Mori potrebbe beffarla ma la toscana avrebbe bisogno di vincere uno dei prossimi appuntamenti per poter sperare (le rimonte dell’ucraina Anastasiia Bachynska e della polacca Marta Pihan-Kulesza appaiono oggettivamente impossibili).

Alle parallele svetta la cinese Fan Yilin (85 punti) seguita dalla connazionale Lyu Jiaqi (75) ma riusciranno a partecipare ai prossimi appuntamenti per difendere la posizione? L’allarme coronavirus è lampante, non è detto che riescano a essere presenti a Baku e a Doha (a Melbourne non hanno potuto gareggiare visto che l’ingresso di cinesi è vietato in Australia). In quel caso l’ucraina Diana Varinska (66) e la russa Anastasiia Iliankova (59) potrebbero cercare una comunque difficile rimonta (per sperare di superare Fan Yilin servono almeno una vittoria e un secondo posto). Lotteria totale alla trave dove sono in lotta l’australiana Emma Nedov (73 punti), la cinese Li Qi (66), l’ucraina Diana Varinska (63), la giapponese Urara Ashikawa (60), l’ucraina Anastasiia Bachynska (54), la britannica Ondine Achampong (25, solo una gara disputata): può succedere davvero di tutto nelle ultime due tappe.

Tra gli uomini bisogna seguire con attenzione la rincorsa del greco Eleftherios Petrounias, Campione Olimpico a Rio 2016 e dominatore agli anelli fino a pochi mesi fa: ha vinto in Australia e punta al pass. Sugli altri attrezzi la lotta è molto serrata, non ci sono grandissimi favoriti anche perché tanti atleti sono già ammessi ai Giochi perché facenti parte di squadre qualificate tramite i Mondiali o perché hanno staccato il pass individuale durante l’ultima rassegna iridata.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: USA Gym

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