Precipitano con il parapendio, due incidenti a distanza di poche ore sul monte Valinis: piloti in ospedale
Ancora due cadute con il parapendio. Neanche il tempo di soccorrere il primo e trasportarlo in volo all’ospedale di Udine, che l’elisoccorso regionale ha dovuto fare marcia indietro e tornare al monte Valinis, negli ultimi tre giorni visitato più volte dai soccorritori. Sì, perché le cadute, due nella sola giornata di sabato 2 novembre, devono sommarsi a una precedente, quella del 31 ottobre, quando un austriaco di 38 anni ha fatto un volo di 20 metri, dopo che la sua vela si era chiusa improvvisamente. Sempre lì, sulla cima del monte Valinis.
Due, dunque, gli interventi di soccorso nella giornata di sabato 2 novembre. Il primo intorno alle 14, quando un cittadino ceco di 53 anni è caduto da un’altezza di 10 metri con il suo parapendio. L’uomo ha riportato traumi importanti alla schiena e agli arti, al punto che i soccorritori hanno ritenuto necessario il trasporto in elicottero all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. L’uomo, ricoverato in gravi condizioni, non è in pericolo di vita.
Appena il tempo di individuare, recuperare e soccorrere il 53enne che, intorno alle 16, i telefoni del centralino Sores sono tornati a squillare per un’altra richiesta d’aiuto simile: caduta da parapendio. A infortunarsi questa volta è stato un uomo di 47 anni di nazionalità austriaca, che poco dopo il decollo si sarebbe scontrato con un altro parapendio. L’impatto ha provocato per entrambi la perdita di controllo del mezzo. Solo uno dei due, però, è riuscito a riprendere il volo e atterrare in sicurezza, l’altro ha dovuto aprire la vela d’emergenza impattando comunque al suolo. Per il 47enne, precipitato da un’altezza di 15 metri, è stata attivata la macchina dei soccorsi e insieme all’elicottero in quota si sono portati i vigili del fuoco del distaccamento di Maniago e cinque tecnici del Soccorso alpino della stazione locale. L’uomo, politraumatizzato nella parte superiore del corpo, è stato trasportato in volo all’ospedale udinese.
Intanto, sull’attività con il parapendio, tipologia di sport che sta prendendo sempre più piede in Friuli Venezia Giulia, le amministrazioni locali stanno ragionando in termini di area vasta e sull’idea di potenziare le aree di decollo e di atterraggio per chi pratica questo sport, che però necessario interventi sulle infrastrutture per raggiungere i luoghi di decollo e per mettere in sicurezza gli spazi di atterraggio.
È solo di pochi giorni fa la presentazione alla Regione del progetto con decollo dal monte Valinis, in comune di Meduno, e atterraggio nel territorio comunale di Travesio. A promuovere il progetto sono le amministrazioni di Meduno, Maniago, Travesio e Sequals, che hanno incontrato l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio Cristina Amirante.