Precipita con il parapendio subito dopo il decollo dal monte Valinis: morto un turista di 71 anni

MEDUNO. Si era da poco lanciato con il parapendio, sua grande passione. Aveva scelto una delle mete più ambite in Europa per la pratica di questo sport, il monte Valinis, in Comune di Meduno. Ma nonostante la grande esperienza e le centinaia di voli effettuati, un problema tecnico, o forse una manovra errata, l’hanno fatto precipitare sul pendio da una sessantina di metri di altezza.

Ha perso così la vita René Michiel Schreuder, 71 anni, sposato, pensionato, nato ad Haarlem in Olanda e vissuto tra i Paesi Bassi e l’Austria, deceduto nell’incidente avvenuto poco dopo le 14 di martedì 6 settembre.

Proprio d’Oltralpe era il tour operator che aveva organizzato la sua vacanza in Italia: alloggiava in un bed and breakfast con alcuni amici, nel pomeriggio erano saliti in quota approfittando della magnifica giornata di sole.

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«Qualcosa non ha funzionato – ha spiegato Gianni Del Ben, capo della stazione del Soccorso alpino di Maniago – e si è verificato uno degli incidenti più tipici del parapendio: la vela si è chiusa all’improvviso, si è avvolta su se stessa e ha cominciato a roteare, sempre più veloce. Troppo poca la distanza dal suolo per tentare una ripresa, l’uomo era decollato da poco, la caduta è stata inevitabile».

Il turista olandese probabilmente si era spostato verso ovest alla ricerca di correnti termiche per sollevarsi. Quando è avvenuto l’incidente si trovava a circa 400 metri dal punto di partenza.

Mentre i suoi amici erano da poco atterrati e lo aspettavano a valle, altri parapendisti italiani che erano in volo hanno in quel momento assistito alla tragica scena. Hanno visto il 71enne avvitarsi assieme alla vela e finire sulle chiome dei faggi, che non sono riuscite ad attutire la caduta.

L’uomo è stato sbalzato sulle rocce e poi è finito di nuovo su un albero. Gli addetti del soccorso alpino, intervenuti sul posto assieme ai vigili del fuoco di Maniago, l’hanno trovato sospeso a qualche centimetro da terra.

L’arrivo di una decina di tecnici del soccorso alpino di Maniago non è bastato a salvargli la vita e neppure l’intervento dei sanitari della Sores, giunti sul posto con un’ambulanza e l’elicottero Fvg, che utilizzando il verricello, una volta constatato il decesso dell’uomo e ottenuto il nulla osta dal magistrato di turno, hanno rimosso la salma accompagnandola sulla piattaforma di lancio dei parapendii, dove le pompe funebri Melosso di Meduno l’hanno presa in consegna trasportandola fino all’obitorio dell’ospedale di Spilimbergo, dove ora si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sulle cause dell’accaduto indagano i carabinieri della locale stazione.