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Brosso, giù tra i rami facendo parapendio: salvo

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Brosso, giù tra i rami facendo parapendio: salvo

BROSSO

Se l’è cavata con la frattura di una caviglia e di alcune costole, il giovane parapendista belga precipitato lunedì pomeriggio a Brosso nel vallone del monte Gregorio, subito dopo il decollo, e poi trasportato in elicottero al Cto di Torino.

Poteva andargli decisamente peggio, se l’impatto sul terreno non fosse stato attutito dai rami dell’albero sul quale è piombato in caduta libera. E se mai fosse finito su qualche masso, le conseguenze sarebbe state ben altre.

L’incidente è accaduto intorno alle 17. A chiamare i soccorsi sono stati altri appassionati di volo che a loro volta stavano per lanciarsi dal decollo situato a quota 1.200, nei pressi dell’alpe Piani. Tra questi Toni Gaiga, ex presidente del Parapendio Cavallaria club, abilitato al volo in tandem e con alle spalle una grande esperienza di volo appunto in parapendio. Ha spiegato Gaiga: «Purtroppo si è trattato di una manovra causata dall’inesperienza e che ha subito trascinato il giovane troppo in basso, non consentendogli così di riprendere quota. E non è un caso, credo, che l’incidente sia accaduto a uno straniero, intendo dire a una persona che poco conosce questa zona. Tra quelli che vengono da noi sono molti coloro che difettano di esperienza e privi della necessaria preparazione». A volte gli va bene, altro volte no. «È tuttavia bene precisare che il nostro sito è certificato a livello europeo per l’addestramento al volo».

Tornando a lunedì pomeriggio. Massima visibilità ed assenza di vento: le condizioni per un volo in sicurezza c’erano tutte. Sono state piuttosto complesse le operazioni di soccorso dell’infortunato. L’elisoccorso ha prima calato a terra un medico rianimatore che ha provveduto a stabilizzare il giovane, poi caricato su una barella successivamente issata a bordo del velivolo. Il ragazzo belga è il meccanico di una squadra impegnata nella Coppa del mondo di mountain bike che in questi giorni fa tappa in Italia. E all’atterraggio di Bajo Dora, frazione di Borgofranco, ignari di quanto era successo al loro amico, lo stavano aspettando gli altri atleti della squadra. È poi stato lo sfortunato parapendista, via cellulare, a tranquillizzarli sulle sue condizioni di salute.

Sempre a Brosso, ad aprile di quest’anno, un uomo di nazionalità tedesca in volo con il parapendio era precipitato tra gli alberi in località Piano degli Allemanni. Recuperato, era anch’esso finito al Cto torinese con fratture multiple.

Sono centinaia, i parapendisti che nella bella stagione si lanciano in volo dai siti di decollo sulle alture di Brosso. Un servizio di navetta li trasporta poi a monte dal punto di atterraggio di Bajo Dora.

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