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La Scuola nazionale dà una lezione a tutti nel Città di Belluno di paracadutismo

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La Scuola nazionale dà una lezione a tutti nel Città di Belluno di paracadutismo

BELLUNO

Sventola il tricolore all’aeroporto Arturo Dell’Oro. Sono stati infatti gli atleti della Scuola nazionale a imporsi nella trentatreesima edizione del “Trofeo Città di Belluno”, manifestazione andata in scena da venerdì a ieri all’aeroporto cittadino, per l'organizzazione dell’Associazione paracadutismo Belluno in sinergia con l’Aeroclub Belluno. Un evento che, come consuetudine, era valevole per le World Cup Series, la Coppa del Mondo di atterraggio di precisione e che ha visto confrontarsi atleti di diciotto nazioni: Italia, Australia, Austria, Bulgaria, Croazia, Emirati Arabi, Gran Bretagna, Francia, Germania, Lituania, Olanda, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Stati Uniti, Svezia, Svizzera e Ungheria. Oltre quaranta le formazioni al via, provenienti da diciotto nazioni, per un totale di 205 concorrenti.

Al termine della tre giorni dolomitica, Paolo Filippini, Alessandro Ruggeri, Vittorio Guarinelli, Stefano Corradini e Daniele Viel (parmense di origine bellunese) si sono portati a casa la vittoria dopo un bel duello con la squadra militare della Repubblica Ceca: 53 le penalità per gli azzurri, 63 quelle per i ceki. A completare il podio i tedeschi di Sportfoerdergruppe con 70 penalità. La prima formazione femminile è stata quella svizzero-tedesca delle Paradodendro. A livello individuale, la classifica assoluta maschile è stata vinta dallo statunitense Ehab Mahmoud. Ai piedi del podio gli atleti italiani, con Paolo Filippini (Scuola nazionale) e Giuseppe Tresoldi (Freetam Italy) appaiati in quarta posizione, una “medaglia di legno” in condominio con l’ungherese Tamas Banszki. Per Filippini, Tresoldi e Banszki è comunque arrivata la soddisfazione di aver vinto, naturalmente ex aequo, la classifica Master.

Il tedesco Mathias Demmler ha vinto tra gli Juniores. La classifica in rosa ha visto primeggiare l’austriaca Magdalena Schenner. «Nella prima giornata il meteo ci ha fatto tremare, ma nella seconda e nella terza c’è stato un sole splendente che ci ha fatto svolgere e portare a termine nel migliore dei modi il Trofeo Città di Belluno» sottolinea Corrado Marchet, coordinatore dello staff organizzativo della manifestazione. «Abbiamo avuto 41 squadre al via, 205 competitori, provenienti da diciotto nazioni. Sono stati svolti 1600 lanci di gara, un altro migliaio di allenamento. Si tratta di numeri davvero importanti che riempiono di orgoglio tutto il gruppo organizzativo, una decina di persone che per una settimana hanno di fatto vissuto qui all’aeroporto Dell’Oro. Belluno ancora una volta si è confermata tappa di grande richiamo internazionale e di altissimo livello tecnico. In molti in questi giorni ci hanno chiesto programmi e date per il 2023: al momento ci godiamo il successo di questo 2022, poi nelle prossime settimane, a bocce ferme, ragioneremo con tranquillità sul prossimo anno. Di certo possiamo dire che la macchina organizzativa è rodata e che il Città di Belluno costituisce una grande vetrina promozionale per il territorio dolomitico».

Il trofeo è stato la terza tappa delle World Cup Series: le prime due si sono svolte a Rijeka, in Croazia, dal 10 al 12 giugno, e a Bled, in Slovenia, dall’8 al 10 luglio. Dopo Belluno il circuito approderà a Thalgau, in Austria, dal 26 al 28 agosto e a Locarno, in Svizzera, per la finale in programma dal 23 al 25 settembre

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